Salve, ho investito nei BTp Italia 2030 in fase di collocamento. Ho un dubbio: se al momento del pagamento della prima cedola semestrale il prezzo del bond fosse inferiore alla pari, l’indicizzazione avverrebbe rispetto al prezzo di emissione (100) o a quello di mercato?
Quale inflazione FOI ISTAT
Il quesito postoci dall’obbligazionista può interessare il più ampio pubblico dei lettori. Sappiamo che a giugno il Tesoro ha emesso il BTp Italia con scadenza 28 giugno 2030 e cedola reale 1,60% (ISIN: IT0005497000). Questo bond è indicizzato all’inflazione FOI dell’ISTAT di semestre in semestre.
L’indice FOI iniziale per il BTp Italia 2030 è stato fissato a 109,72. Questo significa che se a dicembre tale indice risulterà superiore, l’obbligazionista riceverà la differenza percentuale. Ad esempio, se fosse pari a 112, l’indicizzazione sarebbe pari al 2,1% (112/109,72). Chiaramente, poiché conosceremo l’inflazione di dicembre solamente a gennaio, stando alle modalità di calcolo fissate dal Tesoro, si farà riferimento al dato di due mesi prima, cioè grosso modo a quello di ottobre.
Indicizzazione BTp Italia
Ma veniamo adesso al quesito posto dal lettore. Tale indicizzazione avviene rispetto al capitale nominale o al prezzo di mercato? Risposta: l’indicizzazione parte dal capitale nominale. Nel caso del BTp Italia, a dicembre sia la cedola che il capitale saranno indicizzati all’eventuale inflazione, partendo dal prezzo pari a 100. Per i semestri successivi, la rivalutazione del capitale avverrà rispetto ai livelli già rivalutati.
Ad esempio, se per il pagamento della cedola nel dicembre di quest’anno l’indice FOI di riferimento fosse 112 e nel giugno 2023 risultasse salito ancora a 115, il secondo pagamento prevedrebbe una rivalutazione del capitale del 2,7% (115/112).