Scopri quali interventi sono ammessi al 110: scheda tecnica aggiornata

E' disponibile una nuova scheda tecnica con l'elenco e la descrizione degli interventi ammessi al bonus 110
2 anni fa
2 minuti di lettura
Un doppio bonus per gli interventi edilizi: quando la detrazione aumenta
Foto © Licenza Creative Commons

Interventi 110. Quali sono i lavori che possono essere realizzati con il superbonus 110 quali invece rientrano in altri incentivi? Quali sono i materiali migliori da utilizzare e quali invece andrebbero evitati? Tali aspetti sono stati analizzati  in un approfondimento dall’Osservatorio energia di Arpae in collaborazione con l’ordine degli ingegneri della provincia di Bologna e ART-ER. Si tratta di un documento molto utile per chi decide di ristrutturare casa con il bonus 110. Infatti, non solo vengono riepilogati i vari interventi ammessi al 110 ma sono messi a confronto anche i materiali che potrebbero essere utilizzati dall’impresa nell’esecuzione dei lavori.

Per ognuno, sono analizzati i vari punti di forza e debolezza.

Ad esempio, per il cappotto termico il confronto riguarda materiali quali il polistirene, la lana di roccia,  il sughero, ecc.

Ecco quali sono gli spunti più importanti che possono essere presi dall’approfondimento in parola.

Il bonus 110: dal risparmio energetico alla riduzione del rischio sismico

Il bonus 110 permette al contribuente di ristrutturare la propria casa sia per ottenere un risparmio energetico sia per migliorare la capacità antisismica dell’immobile.

A monte, bisogna distinguere tra interventi trainanti e interventi trainati. I primi sono i lavori considerati principali, quale ad esempio il cappotto termico (isolamento tetto, pareti esterne, ecc.) quelli trainati invece sono considerati secondari. Ad esempio, rientra in tale ultima casistica la sostituzione degli infissi.

Per ogni tipologia di intervento, la legge prevede una spesa massima che è coperta dallo Stato. L’eccedenza deve essere pagata dal contribuente. Considerato l’aumento dei prezzi dei materiali avvenuto negli ultimi mesi, il 110 non è più tutto gratis.

Gli interventi energetici ammessi al bonus 110

Venendo all’approfondimento, in primis sono elencati gli interventi di isolamento termico ammessi al 110.

Dunque:

  1. Isolamento termico dell’involucro edilizio: isolamento termico delle pareti esterne con sistema a cappotto; sostituzione infissi e installazione schermature solari.
  2. Sostituzione impianto esistente di climatizzazione invernale: sostituzione generatore di calore con caldaia a condensazione; sostituzione generatore di calore con pompa di calore.
  3. Installazione impianto alimentato a fonti energetiche rinnovabili: installazione impianto solare termico (produzione di acqua calda); installazione impianto solare fotovoltaico (produzione di energia elettrica).

I primi due interventi sono considerati interventi principali se: permettono il salto di 2 classi energetiche; la superficie oggetto di intervento è maggiore del 25% della superficie disperdente lorda, nel caso si intervenga con le coibentazioni.

L’isolamento delle pareti può interessare la superficie interna, esterna o l’intercapedine.  Ai fini del Superbonus, tuttavia, l’isolamento interno può costituire un intervento trainante solo se si tratta di un’abitazione singola. In un condominio, invece, questo presuppone un intervento all’interno dell’appartamento (proprietà privata) e non sulle parti comuni dell’edificio e, pertanto, questo tipo di intervento è da considerare come trainato (Fonte approfondimento Osservatorio Energia di Arpae).

Il confronto tra i materiali

Come detto in premessa, nell’approfondimento di Arpae non solo vengono riepilogati i vari interventi ammessi al 110 ma sono messi a confronto anche i materiali che potrebbero essere utilizzati dall’impresa nell’esecuzione dei lavori.

Per ognuno, vengono analizzati i vari punti di forza e debolezza.

Ad esempio, per gli interventi 110 di cappotto termico sono messi a confronto i seguenti materiali isolanti:

  • EPS (origine sintetica);
  • Lana di roccia (origine minerale);
  • Fibra di legno (origine vegetale);
  • Poliuretano (origine sintetica);
  • Calcestruzzo aerato autoclavato (origine minerale).

In conclusione, prima di mettersi a parlare con l’impresa, colui che intende ristrutturare casa con il 110, ha l’opportunità di informarsi per meglio comprendere e valutare i materiali che gli saranno proposti dall’impresa. E’ chiaro che l’obiettivo di quest’ultima è quello di massimizzare i profitti, tale prerogativa potrebbe in qualche modo influenzare la qualità e l’efficienza dei lavori effettuati.

Dunque, è bene informarsi adeguatamente.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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