Bollo auto da pagare anche con la legge 104? Ecco la verità e come fare per non versare la tassa

Tra i benefici della legge 104 anche lo sgravio del bollo auto, con un esonero dal versamento che deve essere richiesto dai contribuenti.
2 anni fa
3 minuti di lettura
bollo auto
Foto © Licenza Creative Commons

Il bollo auto è una delle tasse che gravano sugli italiani ogni anno. Si tratta della tassa di proprietà dei veicoli a motore che circolano sulle strade italiane. Il bollo auto prescinde dalla circolazione del veicolo perché fin quando lo stesso è iscritto al PRA ed intestato ad un contribuente, quest’ultimo è tenuto a versare il relativo bollo. Spesso però si sente parlare di esenzioni e esoneri. Agevolazioni quindi, molto diffuse e molto utilizzate per non pagare il bollo auto. L’esonero relativo alla legge 104 e ai titolari di questa legge, cioè invalidi in condizioni particolari di gravità, è forse la più importante.

Sono esonerati dal versamento del bollo i contribuenti invalidi che hanno l’auto loro intestata. Ma esonerati sono, a volte, anche i familiari del disabile se questo è a carico loro. Ma è una esenzione non automatica.

“Gentile redazione, vi scrivo perché l’altro giorno nella cassetta delle poste mi è arrivata una lettera dalla mia Regione relativa al mancato pagamento del bollo auto che mi scadeva a novembre 2020. Qualche anno fa ho comprato un’auto nuova con la legge 104 di cui è titolare mia sorella. Infatti la concessionaria dove ho comperato l’auto mi ha detto che ero esonerato dal pagamento del bollo e mi ha anche applicato l’Iva agevolata per gli invalidi. Mia sorella vive con me ed è a mio carico fiscale, a tal punto che godo anche dei 3 giorni di permesso mensili che spettano ai familiari del disabile proprio in virtù della legge 104. Non capisco il perché solo per il bollo l’esenzione non è stata applicata dalla mia Regione. Ho paura di trovarmi nella stessa condizione anche per i bolli delle annualità successive dal momento che ho continuato a non versare la tassa di proprietà sull’auto convinto dell’esonero.”

Il bollo auto e la legge 104, ecco come funziona l’esenzione

Il nostro lettore ha ricevuto la lettera dalla Regione alla pari di qualsiasi altro contribuente che evade il versamento del bollo auto.

Infatti la posizione del nostro lettore è a debito nei confronti della Regione per quanto riguarda la tassa sul veicolo. Nessun errore ha commesso la Regione ad inviare la lettera, perché non può la Regione autonomamente provvedere a eliminare il bollo dal carico del contribuente. Resta però il fatto che il nostro contribuente non è tenuto al versamento del bollo auto. Perché la legge prevede che sul suo veicolo il bollo non sia dovuto perché intestato alla sorella disabile con i benefici della legge 104.

Per non pagare il bollo auto con la legge 104, serve una domanda da parte del contribuente

Il nostro lettore comunque ha commesso un piccolo errore, che però è rimediabile. Doveva essere lui stesso a comunicare alla Regione il diritto all’esonero dal pagamento del bollo auto su quel veicolo. Come dicevamo la Regione non può sapere in maniera autonoma che un contribuente ha diritto a questo tipo di esenzione. Per questo all’atto dell’acquisto del veicolo, il contribuente avrebbe dovuto provvedere a comunicare alla Regione la sua situazione. Per godere dell’esonero serve che l’interessato mandi una domanda alla Regione indicando gli estremi del proprietario del veicolo, i dati del veicolo comprensivi di targa e modello, allegando però anche il verbale con cui la commissione medica delle Asl ha assegnato il grado di invalidità alla disabile con tutti i benefici della legge 104. Inoltre occorre inviare anche la copia della documentazione riguardante l’assegnazione dell’indennità di accompagnamento. Senza questo adempimento da parte del nostro lettore, la Regione continuerà ad inviare lettere e solleciti di pagamento anche per le annualità successive.

Dal semplice bollo alla cartella esattoriale, meglio evitare

La Regione alla fine arriverà a incaricare dell’incasso di questi crediti vantati nei confronti del nostro lettore ad Agenzia delle Entrate Riscossione.

In pratica questi debiti diventeranno ruolo e quindi cartelle esattoriali. In quel caso continuerà ad aumentare la cifra del debito maturato, perché l’Agenzia delle Entrate Riscossione caricherà i suoi interessi e le sue sanzioni. Oltretutto, una volta divenuta cartella, il problema del bollo diventerà più complicato da risolvere. Andare all’Agenzia delle Entrate Riscossione con una cartella esattoriale relativa ad un bollo auto e chiedere la cancellazione non è possibile dal momento che il Concessionario della riscossione non fa altro che obbedire ad un ordine da parte della Regione che ha dato l’incarico di incassare. In quel caso bisognerà chiedere lo sgravio della cartella partendo sempre dalla propria Regione, motivando il ricorso con il fatto che si tratta di un’auto su cui ci sono i benefici della legge 104. Sarà poi la Regione ad inviare all’Agenzia delle Entrate Riscossione l’ordine di cancellare il ruolo.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

pensioni
Articolo precedente

Pensioni nati nel 1960, cosa accade nel 2023 e quali sono le vie di uscita  

Banche centrali contro l'inflazione
Articolo seguente

Le banche centrali evocheranno la crisi per fermare l’inflazione