Rimborso agli eredi: le regole per rifiutarlo (il modello da inviare)

L’Agenzia delle Entrate ha dettato le regole per rifiutare il rimborso agli eredi. Trova così applicazione la misura del decreto Semplificazioni
2 anni fa
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Rimborso agli eredi: le regole per rifiutarlo (il modello da inviare)

Dopo le novità introdotte dal decreto Semplificazioni in merito al rimborso agli eredi delle somme derivanti dalla dichiarazione dei redditi di un soggetto deceduto, l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile il modello per comunicare il rifiuto.

La comunicazione, in sintesi serve a chi non intende ricevere il rimborso e che, quindi, non ha accettato l’eredità del deceduto.

Una situazione che non è frequente ma che potrebbe verificarsi. Non tutti gli eredi, infatti, potrebbero essere intenzionati ad accettare l’eredità quando un parente (genitore, ecc.) viene a mancare.

La volontà di non accettare il patrimonio che il defunto ha lasciato potrebbe essere dettata da diverse esigenze. Ad esempio, non si vuole l’eredità della quota di un immobile perché si vuole evitare che poi bisogna pagarci le tasse. Oppure si rifiuta la quota in modo che la stessa poi sia data agli altri eredi che più ne hanno necessità.

Il legislatore lascia alla volontà, quindi, dei chiamati all’eredità decidere se accettare o meno. L’accettazione può essere tacita o espressa con atto dinanzi ad un notaio. L’accettazione tacita, ad esempio, si verifica quando un erede si intesta le utenze della casa caduta in eredità.

Rimborso agli eredi, prima del decreto Semplificazioni

Per comprendere la portata della novità del decreto Semplificazioni in tema di rimborso agli eredi, occorre fare un passo indietro.

Bisogna, infatti, ricordare che se il soggetto deceduto era obbligato alla dichiarazione redditi e l’adempimento non risulta eseguito, obbligati a farlo saranno gli eredi per suo conto (è sufficiente che lo faccia uno per liberare anche gli altri). Quindi, saranno gli eredi a dover presentare la dichiarazione dei redditi del deceduto.

Se da quest’ultima dichiarazione redditi, dovesse venir fuori un debito d’imposta, gli eredi dovranno anche provvedere al versamento.

Se, invece, scaturisce un credito, questi andrà a rimborso agli eredi stessi.

Riguardo questa ipotesi, prima del decreto Semplificazioni, tale rimborso era erogato solo dopo la presentazione della dichiarazione di successione e solo dopo che gli eredi avessero presentato istanza di rimborso all’Agenzia delle Entrate.

Le novità, rimborso automatico con rifiuto

Con il decreto Semplificazioni (articolo 5 decreto-legge n. 73 del 2022), invece, cambiano le cose. Con esso è stato stabilito che il rimborso agli eredi di competenza dell’Agenzia delle entrate, spettante al defunto, è pagato, salvo diversa comunicazione, agli eredi indicati della dichiarazione di successione.

Quindi, un rimborso automatico, con possibilità di rinunciare. La rinuncia al rimborso deve essere comunicata all’Agenzia delle Entrate con il modello approvato con il Provvedimento del 1° settembre 2022.

Tale modello dovrà essere inviato esclusivamente in modo telematico attraverso il servizio web disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate. Tale servizio, tuttavia, sarà attivo solo dal 17 ottobre 2022. L’invio può essere fatto direttamente dall’erede che rinuncia al rimborso oppure dal suo eventuale rappresentante. E’ possibile anche inviare la comunicazione tramite un incaricato autorizzato ad accedere all’area riservata dell’erede.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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