Bonus 150 euro busta paga, il contenuto del modello da presentare in azienda

Anticipiamo il possibile contenuto del modello di autodichiarazione che il lavoratore deve are in azienda per il bonus 150 euro busta paga
2 anni fa
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Bonus 150 euro busta paga, il contenuto del modello da presentare

Come il bonus 200 euro busta paga di luglio 2022 previsto dal primo decreto Aiuti (art. 31), anche per avere il bonus 150 euro busta paga del decreto Aiuti ter (art. 19), sarà necessario presentare in azienda l’autodichiarazione con cui si certifica al datore di lavoro di avere i requisiti per avere il contributo una tantum.

Lo prevede espressamente lo stesso art. 19. Tuttavia, come per i 200 euro, anche per i 150 euro, tale autodichiarazione sarà resa necessaria per i soli dipendenti del settore primato. Per quelli statali, invece, il tutto sarà automatico in quanto il rispetto dei requisiti richiesti sarà verificato a monte attraverso uno scambio di informazioni tra gli enti coinvolti (INPS e Ministero Economia e Finanze).

Pertanto, a breve sicuramente sarà reso disponibile il modello ufficiale con il contenuto aggiornato rispetto a quello utilizzato per il bonus 200 euro. Tuttavia, sulla base di quest’ultimo proviamo ad anticipare quale sarà il contenuto del nuovo modello, visto che il bonus 150 euro funziona in modo identico ai 200 euro (cambiano solo i requisiti).

Il bonus 200 euro busta paga, requisiti

Come detto, il bonus 150 euro busta paga è quello che è stato previsto e disciplinato dall’art. 19 decreto Aiuti ter, dove espressamente si legge che

Ai lavoratori dipendenti, con esclusione di quelli con rapporto di lavoro domestico, aventi una retribuzione imponibile nella competenza del mese di novembre 2022 non eccedente l’importo di 1.538 euro, e che non siano titolari dei trattamenti di cui all’articolo 19, è riconosciuta per il tramite dei datori di lavoro, nella retribuzione erogata nella competenza del mese di novembre 2022, una somma a titolo di indennità una tantum di importo pari a 150 euro. Tale indennità è riconosciuta in via automatica, previa dichiarazione del lavoratore di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 19, commi 1 e 16.

Si tenga inoltre presente che il contributo spetta una sola volta. Quindi, in caso di più rapporti di lavoro in essere il beneficio sarà pagato da un solo datore di lavoro.

L’autodichiarazione da fare in azienda

Dunque, il bonus 150 euro sarà pagato al lavoratore dipendente direttamente in busta (sulla retribuzione di novembre 2022). Il datore di lavoro, prima di erogarlo deve acquisire dal lavoratore un’autodichiarazione in cui questi autocertifica i requisiti. Quindi, nel modello che il lavoratore dovrà consegnare all’azienda, questi deve autodichiarare di:

  • non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 19, commi 1 e 16 del medesimo decreto Aiuti ter (reddito cittadinanza, NASPI, pensione, ecc.)
  • aver una retribuzione imponibile riferita al mese di novembre 2022 non superiore a 1.538 euro
  • impegnarsi a non dichiarare ad altri datori di lavoro di averne diritto al bonus (che, come detto, spetta una sola volta anche in caso di più rapporti di lavoro).

Attendiamo, comunque, che l’INPS, come fatto per l’autodichiarazione bonus 200 euro busta paga, renda disponibile il modello ufficiale anche per il bonus 150 euro così da conoscerne il contenuto definitivo.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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