Il reddito di cittadinanza potrebbe aumentare, ma a queste condizioni

Con la Meloni al governo, il reddito di cittadinanza potrebbe essere aumentato, ma non per tutti e a queste condizioni.
2 anni fa
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Redito di cittadinanza aumentare Meloni

Davvero il reddito di cittadinanza potrebbe aumentare?

Come ormai sappiamo, il centro destra ha vinto le elezioni nazione nazionali, con Fratelli d’Italia primo partito. Uno dei temi più dibattuti in questa campagna elettorale è stato quello del reddito di cittadinanza, una misura ritenuta dallo stesso centro destra non efficace e che quindi dovrebbe essere eliminata o quanto meno riformata. Nei piani della Meloni c’è la sostituzione di questo strumento con un altro meccanismo di welfare, ritenuto dalla stessa Leader di Fratelli d’Italia più efficace.

Stiamo parlando del reddito di solidarietà, un sussidio a favore dei soggetti più fragili:

  • non occupati di età superiore a 60 anni;
  • famiglie con minori a carico;
  • famiglie con a carico persone con disabilità.

Nessun contributo, invece, per i giovani in piena forza lavorativa.

Dello stesso avviso sembrerebbe anche il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, il quale ha da poco dichiarato di non voler eliminare il reddito di cittadinanza, ma anzi di “aumentarlo ed estenderlo a tutti i cittadini che sono nella povertà, ma solo per chi ne ha veramente bisogno”. Distante dalle posizioni della sua stessa coalizione è invece Matteo Salvini che invece vorrebbe mantenere il sussidio, anche per i giovani senza un lavoro, ma a una condizione. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Aumento del reddito di cittadinanza sì, ma…

Come già detto in apertura, il reddito di cittadinanza potrebbe avere le ore contate, almeno per come lo conosciamo adesso. Presto la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, sarà chiamata dal presidente della repubblica, Sergio Mattarella, a formare un nuovo esecutivo. Meloni, ma in realtà tutto il centro destra, da sempre contraria al sussidio tanto caro al Movimento 5 Stelle.

Uno dei temi più importanti presentati in campagna elettorale da questi partiti è stato, appunto, quello della riforma del reddito di cittadinanza. In particolare, si è parlato di togliere il sussidio solamente ai giovani senza un lavoro, ma per gli altri percettori l’importo dell’assegno potrebbe anche aumentare.

Berlusconi, durante la sua campagna elettorale, aveva dichiarato di non voler eliminare il reddito di cittadinanza, ma, al contrario, di volerlo “aumentare ed estenderlo a tutti i cittadini che sono nella povertà, ma solo per chi ne ha veramente bisogno. Per loro ci saremo sempre con tutti gli aiuti necessari. Per gli altri, soprattutto per i giovani, piuttosto che un sussidio vogliamo offrire l’opportunità di avere un futuro”.

Matteo Salvini, infine, vorrebbe mantenere il sussidio, anche per i giovani senza un lavoro, ma prevedendo la decadenza dal beneficio già alla prima offerta di lavoro rifiutata.

Ad ogni modo, è ancora presto di parlare del futuro del reddito di cittadinanza. Per avere maggiori certezze, bisognerà attendere almeno la formazione del nuovo esecutivo.

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