Anche se con molto ritardo, l’Agenzia delle Entrate, finalmente aggiorna la guida sul bonus ristrutturazione. L’ultima edizione risaliva al 2019 e di novità recentemente (soprattutto nel 2021 e 2022) ce ne sono state.
Ci riferiamo alla detrazione IRPEF del 50% (da godere in 10 quote annuali di pari importo), riconosciuta a fronte di spese sostenute per lavori di recupero del patrimonio edilizio. Si parla, nella guida, anche della possibilità dell’opzione per lo sconto in fattura o cessione del credito con tutti gli interventi legislativi che si sono susseguiti nel tempo.
In dettaglio, nel documento oltre a dare spazio a quanto già previsto in passato e, fino a oggi, si parla anche:
- della proroga del beneficio fiscale alle spese fatte fino al 2024
- del nuovo bonus 75% eliminazione barriere architettoniche
- del bonus 110% sempre con riferimento all’eliminazione barriere architettoniche.
Spazio anche alle novità in tema di visto di conformità, asseverazione ed altro in caso di opzione per sconto in fattura o cessione del credito.
La proroga del bonus ristrutturazione fino al 2024
Il bonus ristrutturazione è l’unico sgravio fiscale legato ai lavori sulla casa che è strutturale nel nostro ordinamento. Nel senso che è espressamente previsto dall’art. 16 bis del TUIR.
Così come è nato, esso si sostanzia in una detrazione fiscale pari al 36% della spesa sostenuta per interventi destinati al recupero del patrimonio edilizio. Previsto anche un limite massimo di spesa su cui applicare lo sgravio fiscale. Questo è stabilito in 48.000 euro per unità immobiliare.
Con apposito intervento legislativo, a partite dalle spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2013, la detrazione è stata innalzata al 50% ed il limite massimo di spesa portato a 96.000 euro per unità immobiliare.
Successivamente queste misure sono state prorogare di anno in anno. Da ultimo la legge di bilancio 2022 che ha prorogato il tutto fino alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2024. Quindi, riepilogando:
- per spese sostenute fino al 25 giugno 2012, la detrazione è del 36% da applicare su un limite massimo di spesa pari a 48.000 euro per unità immobiliare
- per spese fatte dal 26 giugno 2012 e fino al 31 dicembre 2024, il bonus ristrutturazione è del 50% da applicare su un limite massimo di spesa pari a 96.000 euro per unità immobiliare.
Per spese fatte dal 1° gennaio 2025 (se non ci sarà altra proroga o rimodulazione dei bonus edilizi), il beneficio tornerà ad essere del 36% su una spesa massima di 48.000 euro per unità immobiliare.
L’eliminazione barriere architettoniche, le novità
La guida bonus ristrutturazione Agenzia delle Entrate aggiornata, dedica ampio spazio anche alle novità sui lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche. In particolare:
- per le spese fatte dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 è stata introdotta la possibilità di godere di un bonus barriere architettoniche del 75% (con chance di optare per sconto in fattura o cessione del credito)
- per le spese fatte a partire dal 2021, è possibile avere il superbonus 110, a condizione che i lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche (intervento “trainato”) siano fatti congiuntamente a un lavoro “trainante” (come, ad esempio, può essere la realizzazione del cappotto termico).
A ogni modo, l’Agenzia delle Entrate, ricorda che i lavori per l’eliminazione di barriere architettoniche rientrano, comunque, anche nel bonus ristrutturazione ordinario dell’art. 16 TUIR (detrazione 50%). Ovviamente questi bonus sono alternativi tra loro e non cumulabili.