Stop al pagamento del bonus 200 euro per gli autonomi iscritti alle casse private. Come riportato su Ansa.it, la sospensione è legata alla necessità di verificare lo stato attuale dei fondi. Notizia un po’ preoccupante dopo che prima dell’apertura dei canali telematici per inviate le domande di bonus 200 euro, l’INPS aveva assicurato che i soldi sarebbero bastati per tutti, compresi i professionisti iscritti alle casse private.
Vediamo quali saranno le prospettive da qui alle prossime settimane
Ciò che è certo è che a oggi il Ministero del lavoro ha imposto il blocco ai pagamenti del bonus.
Il bonus 200 euro
Il bonus 200 euro autonomi, può essere richiesto sia dagli iscritti alle casse private, sia da coloro che sono iscritti in una delle gestioni previdenziali INPS. In alcuni casi, il bonus può salire a 350 euro.
In particolare, possono presentare istanza all’INPS i lavoratori:
- iscritti alla gestione speciale degli artigiani e dei commercianti;
- iscritti alla gestione speciale per i coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri, compresi gli imprenditori agricoli professionali;
- pescatori autonomi;
- liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici.
I professionisti con cassa, presentano la domanda alla propria cassa privata. Facendo attenzione in caso di iscrizione a più casse di previdenza.
E’ possibile presentare la domanda di bonus 200 euro autonomi dal 26 settembre scorso. Infatti, a partire dalla stessa data, anche le varie casse previdenziali private consentono ai propri iscritti di richiedere l’indennità.
Per richiedere il bonus, ci sarà tempo fino al 30 novembre.
La sospensione dei pagamenti
Come detto in premessa, ieri è arrivata una cattiva notizia per chi ha presentato la domanda di bonus 200 euro.
Infatti, come riportato sul sito Ansa.it:
In una lettera alle Casse private, apprende l’ANSA, il direttore generale per le Politiche previdenziali e assicurative Angelo Marano “raccomanda di non procedere alla liquidazione”.
Tuttavia, ricevute le domande dei ‘bonus’ dal 26 settembre, vari Enti hanno già effettuato migliaia di bonifici. La lettera, inviata a 17 enti previdenziali privati e privatizzati delle diverse categorie professionali, chiede di fatto di sospendere la liquidazione per effettuare un attento monitoraggio della spesa. (ANSA).
Di certo si tratta di un altro capitolo nero per le partite iva che non solo hanno dovuto attendere mesi prima di sapere se e come poter presentare domanda, ma ora addirittura non hanno alcuna certezza di ricevere il bonifico dal proprio ente previdenziale di appartenenza.
Noi di Investire Oggi vi aggiorneremo sulla questione a stretto giro.