Di incentivi per ristrutturare casa il sistema italiano ne ha diverse. Naturalmente la più famosa è il Superbonus 110%. Ma ce ne sono tante altre, attive anche da diversi anni e che continueranno ad essere sfruttabili anche negli anni a venire, con qualche correzione dal 2025. Parliamo per esempio di bonus ristrutturazione, Ecobonus e Sismabonus. La lista delle agevolazioni che il Fisco concede ai contribuenti che desiderano o sono costretti a ristrutturare casa, è davvero lunga.
“Buonasera, sono Matteo, proprietario insieme a mia moglie di una casa dove viviamo insieme ai nostri tre figli.
È ormai confermata la proroga del bonus ristrutturazione
Parlando proprio di incentivi per ristrutturare casa, il legislatore ha deciso recentemente di prolungare l’esperienza della detrazione di imposta per chi desidera fare lavori nella propria abitazione. È stata prorogata di fatto l’agevolazione che tutti conoscono come bonus ristrutturazioni. Dal 2025 la detrazione fruibile con questo bonus sarà pari al 36% della spesa sostenuta fino ad un massimo di 48.000 euro. Più che una proroga si è deciso di posticipare al 2025 la novità che porta a 36% la detrazione fruibile e a 48.000 euro la spesa massima prevista. Infatti fino al 2024 la detrazione resterà quella da anni conosciuta, con il 50% della detrazione fruibile su una spesa massima di 96.000 euro. E resterà identica anche la struttura, con il bonus fiscale che potrà essere goduto in quote annuali. In pratica resta invariato il meccanismo della detrazione in 10 rate annuali di pari importo in altrettante annualità di modello 730 o modello Redditi Persone Fisiche.
Incentivi per ristrutturare casa: la detrazione per le opere di ristrutturazione e come funziona
Ricapitolando, chi decide di non posticipare oltre il 2024 le opere di ristrutturazione dell’unità immobiliare di proprietà o detenuta in usufrutto, uso, abitazione, superficie, comodato o locazione, potrà godere di una agevolazione maggiore. Nello specifico:
- 50% di detrazione su un tetto massimo di 96.000 euro per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024;
- 36% di detrazione su un tetto massimo di 48.000 euro per le spese sostenute dopo il 31 dicembre 2024.
Fa fede la data del bonifico per determinare in quale fascia rientra il beneficiario dell’incentivo per ristrutturare casa. Infatti la detrazione è godibile solo se le spese sono documentate da fattura e soprattutto se il corrispettivo pagato è con strumenti di pagamento tracciabili.
Il meccanismo di cassa per la detrazione, cos’è?
La detrazione è fruibile per 10 anni e in rate di pari importo. I contribuenti dovranno riportare ogni anno nella dichiarazione dei redditi la detrazione. Un problema che ormai nelle precompilate non esiste più dal momento che annualmente la detrazione è già preinserita per esempio, nel modello 730. Chi inizia le opere adesso, deve considerare come detrazione fruibile solo le spese sostenute entro il 31 dicembre. Infatti vale il principio di cassa. Se quest’anno un contribuente ha speso 20.000 euro, la detrazione fruibile con il 730 del 2023 sarà solo su 20.000 euro. Le spese del 2023 verranno aggiunte l’anno dopo, cumulandosi con le precedenti, ma posticipando l’ammortamento. In definitiva, alla scadenza dei primi 10 anni dall’avvio della ristrutturazione il contribuente terminerà di beneficiare della detrazione sui primi 20.000 euro restando titolare del beneficio sulle restanti spese sostenute nel 2023 per un altro anno.
Quali opere si possono fare a casa per godere del bonus ristrutturazione?
La lista dei lavori ammessi alla detrazione è piuttosto lunga.