Quando viene pagato il reddito di cittadinanza a ottobre? Come ormai sappiamo, la ricarica della carta di pagamento avviene in due tranche, e dipende da quando è stata presentata e accolta la domanda di accesso al sussidio. Il primo pagamento di ottobre è già avvenuto intorno a giorno 15 con i nuovi percettori del sussidio e i soggetti che hanno richiesto e ottenuto il rinnovo.
Per tutti gli altri percettori, l’accredito sarà effettuato soltanto a partire dal 27 ottobre.
Ricordiamo che con la vittoria del centro destra alle ultime elezioni e la formazione del nuovo governo guidato da Giorgia Meloni, a breve, il reddito di cittadinanza potrebbe essere soltanto un ricordo, almeno per come lo conosciamo adesso.
Nel programma elettorale della Meloni, infatti, c’era il superamento di questo istituto con un altro strumento di welfare: il reddito di solidarietà. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Reddito di cittadinanza, quando arriva la ricarica a settembre
Come già detto in diverse occasioni, la data di pagamento del reddito di cittadinanza non è uguale per tutti i percettori. I nuovi fruitori del sussidio, oppure coloro che hanno chiesto il rinnovo allo scadere delle prime 18 mensilità, già a partire dal 15 di ottobre, possono recarsi agli uffici di Poste Italiane per ritirare la carta di reddito di cittadinanza già accreditata della relativa mensilità. I vecchi possessori di carta di reddito di cittadinanza, invece, riceveranno il pagamento soltanto a partire dal 27 e comunque non oltre il 30 di ottobre.
Ad ogni modo, è possibile conoscere la data esatta di pagamento accedendo all’area riservata del servizio dedicato sul sito dell’INPS con una delle seguenti chiavi:
- Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID);
- Carta d’Identità Elettronica (CIE);
- Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
A fine mese sarà deciso il destino del sussidio
Con la Meloni alla guida del paese, quello di ottobre potrebbe essere uno degli ultimi pagamenti del reddito di cittadinanza.
La leader del centro destra e neo premier è da sempre stata critica nei confronti dell’istituto tanto caro al Movimento 5 Stelle, soprattutto per quel che riguarda la parte delle politiche attive. In campagna elettorale, la stessa aveva promesso il superamento di questo strumento. In particolare, la Meloni vorrebbe sostituire il reddito di cittadina con il reddito di solidarietà. Si tratta di un contributo a favore dei “fragili”: soggetti non occupati di età superiore a 60 anni e famiglie con minori o persone con disabilità. Niente sussidio, invece, ai giovani senza un lavoro. Ovviamente, allo stato attuale, non c’è nulla di certo. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi di questa vicenda.