Dopo settimane di attesa, l’annuncio è arrivato poco fa. Il Tesoro ha comunicato la cedola fissata per il BTp Italia 22 novembre 2028 (Codice ISIN assegnato per la Fase 1: IT0005517187). Il bond sarà in collocamento da lunedì 14 al mercoledì 16 per il canale retail (famiglie), mentre la mattinata di giovedì 17 sarà dedicata ai soli investitori istituzionali (banche, fondi, assicurazioni, ecc.). Ebbene, il tasso d’interesse reale sarà pari all’1,60%. Esso potrà essere rivisto solo al rialzo subito dopo la prima fase del collocamento o essere confermato.
Non meno importante è stato l’annuncio dell’indice FOI iniziale: 113,41. Esso ci fornisce il dato dal quale ricavare il tasso di rivalutazione di cedola e capitale per il primo semestre. E rientra perfettamente nelle nostre previsioni. Di fatto, il BTp Italia 2028 offrirà all’obbligazionista una cedola maggiore dell’1,60% per il caso in cui l’indice FOI al termine del primo semestre risulterà superiore a 113,41.
Per le modalità di calcolo sottese a questo genere di bond, l’indice FOI dovrà risultare superiore al valore di 113,41 per il mese di marzo. Vi ricordiamo che ad ottobre, stando alle stime preliminari dell’ISTAT, esso risulta già salito a circa 117,47. Dunque, in caso di prezzi al consumo almeno stabili, la rivalutazione nel primo semestre sarebbe cospicua.
Cedola BTp Italia 2028 generosa
Ad ogni modo, considerato che il BTp 2028 con cedola fissa offre attualmente un rendimento in area 3,40%, il BTp Italia 2028 si rivelerà un investimento positivo con un tasso d’inflazione medio annuo dell’1,80%, sotto il target BCE del 2%. Le aspettative d’inflazione al momento appaiono decisamente superiori. In altre parole, esisterebbero maggiori probabilità di portare a casa rendimenti più alti con il bond indicizzato che non inserendo in portafoglio il bond con cedola fissa.
In parole povere, la cedola del BTp Italia 2028 si mostra più generosa delle attese, per quanto non stupisca. Il Tesoro è solito cercare di allettare le famiglie con tassi d’interesse reali offerti sopra le considerazioni strettamente di mercato. Vorrà forse evitare che si ripeta il parziale insuccesso di giugno, quando dal canale retail arrivarono ordini per soli 7,4 miliardi di euro. C’è da dire che da allora la percezione dell’inflazione è peggiorata, sebbene al contempo anche i rendimenti sovrani dei BTp ordinari siano saliti.
Infine, non dimenticate il premio fedeltà. Sarà corrisposto alla scadenza per lo 0,8% del capitale nominale investito solo se chi lo ha sottoscritto lo manterrà in portafoglio fino all’ultimo giorno. Di fatto, offre lo 0,13% in più all’anno di rendimento, pur posticipatamente.