Intesa Sanpaolo è tornata sul mercato nordamericano con l’emissione di un bond “Yankee” per 2 miliardi di dollari, suddiviso in due tranche. Nel dettaglio, ha lanciato l’offerta di un’obbligazione Senior Preferred a 3 anni da 750 milioni. Gli ordini ricevuti da parte di oltre 220 investitori sono stati pari a più di 4,5 miliardi. Grazie alla forte domanda, il rendimento offerto ha potuto restringersi di 45 punti base o 0,45% a uno spread di 285 punti (2,85%) sul T-bond di pari durata. Il titolo offre una cedola fissa annua lorda del 7%.
La seconda tranche ha riguardato un bond Intesa Sanpaolo di tipo Senior Non Preferred e della durata di 11 anni, seppure rimborsabile dopo 10 anni. L’offerta è stata di 1,25 miliardi, a fronte della quale gli ordini ricevuti sono stati superiori a 5,5 miliardi da parte di oltre 250 investitori. Anche in questo caso l’alta domanda ha permesso alla banca italiana di contenere il costo dell’emissione di 45 punti base a +440 punti sul T-bond di pari durata. In questo caso, la cedola è stata fissata all’8,248%.
In totale, il bond Intesa Sanpaolo dual tranche ha raccolto più di 10 miliardi di dollari di ordini, grazie anche alla partecipazione di investitori europei. In effetti, le condizioni offerte hanno attirato le attenzioni persino del mercato europeo. Quest’anno non è stato facile accedere ai capitali americani, dati i maggiori rendimenti offerti dai bond USA per effetto del più drastico rialzo dei tassi d’interesse varato dalla Federal Reserve.
Bond Intesa Sanpaolo, c’è il fattore cambio
Tuttavia, la discesa dei rendimenti nelle ultime sedute ha aperto una finestra d’opportunità per Intesa Sanpaolo. Solo per farvi un esempio, il T-bond a 10 anni rendeva il 4,21% solamente il 7 novembre scorso. Ieri, era sceso in area 3,75%. Certo, per un investitore europeo i bond in dollari comportano l’assunzione di un rischio di cambio. In meno di due settimane, il cambio euro-dollaro si è rafforzato di oltre il 7%.
Quanto alle tipologie dei bond Intesa Sanpaolo, possiamo dirvi che la tranche Senior Preferred sarebbe teoricamente meno rischiosa della Senior Non Preferred. La seconda risulta essere un po’ meno sicura delle obbligazioni ordinarie, ma pur sempre più sicura delle obbligazioni subordinate.
Allo stato attuale, i bond Intesa Sanpaolo offrono un premio di oltre 400 punti o 4% sul BTp a 3 anni per la prima tranche e di quasi 400 punti o 4% sul BTp a 11 anni per la seconda tranche. Ma ricordiamo che c’è il fattore cambio a influenzare tali numeri, oltre che naturalmente il fatto che parliamo di obbligazioni bancarie e non di titoli di stato. L’emissione arriva nel momento giusto. La banca italiana ha potuto raccogliere capitali in una valuta vicina ai massimi degli ultimi venti anni, mentre molto probabilmente li rimborserà alle due scadenze a tassi di cambio molto più forti per l’euro.