Bonus 150 euro colf e badanti automatico, come comunicare il nuovo IBAN

Poiché il bonus 150 euro colf e badanti sarà pagato in automatico con la modalità scelta per i 200 euro, bisogna comunicare l’eventuale nuovo IBAN
2 anni fa
2 minuti di lettura
Bonus 150 euro colf e badanti, cambio iban

Tra i beneficiari del bonus 150 euro una tantum del decreto Aiuti ter rientrano anche i lavoratori domestici. Insomma un bonus 150 euro colf e badanti. A loro, ricordiamo, spetta anche il bonus 200 euro previsto dal primo decreto Aiuti.

Per avere quest’ultimo, oltre a rispettare i requisiti richiesti, era necessario presentare domanda entro il 30 settembre 2022. Nella domanda bisognava indicare anche la modalità di pagamento, con possibilità di scegliere tra accredito su conto corrente o su libretto postale (in questi casi bisognava indicare l’IBAN) oppure bonifico domiciliato da riscuotere poi alla posta.

Per il bonus 150 euro, invece, il lavoratore domestico non dovrà fare domanda. Infatti, secondo quanto previsto dal comma 8 art. 19 del decreto Aiuti ter, il contributo di 150 euro sarà pagato d’ufficio dall’INPS ai lavoratori domestici già beneficiari del bonus 200 euro.

Dovranno, invece, fare domanda bonus 150 euro entro il 31 gennaio 2023 le altre categorie di destinatari (ad esempio, titolati di rapporti di lavoro co.co.co., lavoratori autonomi senza partita IVA, lavoratori dello spettacolo, ecc.).

Bonus 150 euro colf e badanti, i requisiti sono diversi

Quindi, chi ha presentato domanda per l’indennità di 200 euro non deve ripresentarla per avere anche l’indennità del decreto Aiuti quater. Ciò, tuttavia, non significa che tutti i domestici che hanno fatto richiesta dei 200 euro riceveranno anche i 150 euro. Questo perché i requisiti richiesti sono diversi.

La prima sostanziale differenza è nel requisito reddituale. Mentre il bonus 200 euro colf e badanti spetta a chi ha avuto un reddito personale 2021 non superiore a 35.000 euro, per il bonus 150 euro colf e badanti spetta a condizione che il reddito personale 2021 non sia superiore a 20.000 euro.

Due, dunque, sono le ipotesi:

  • lavoratore domestico che ha fatto domanda bonus 200 euro con reddito personale 2021 superiore a 20.000 ma NON a 35.000 euro. In questo caso il lavoratore NON avrà diritto al bonus 150 ma solo a quello di 200 euro
  • lavoratore domestico che ha fatto domanda bonus 200 euro con reddito personale 2021 NON superiore a 20.000 euro. In tal caso, se questi ha fatto domanda per il bonus 200 euro avrà in automatico (nel rispetto degli altri requisiti) anche quello di 150 euro.

Altro requisito per avere il bonus 150 euro colf e badanti è quello di avere uno o più rapporti di lavoro domestico in essere al 24 settembre 2022 (ossia data di entrata in vigore del decreto Aiuti ter).

Quindi, non avrà il beneficio, chi pur avendo presentato domanda per il bonus 200 euro (e, quindi, beneficiario di questa indennità) poi non ha alcun rapporto di lavoro domestico in essere alla citata data.

Il pagamento dell’indennità e la modifica dell’IBAN

Il pagamento del bonus 150 euro sarà fatto con la stessa modalità scelta nella domanda per il bonus 200 euro. Tuttavia, si pone un problema, laddove, nella domanda per i 200 euro il lavoratore abbia indicato l’IBAN del proprio conto corrente o libretto postale e successivamente tale IBAN è cambiato. In tale ipotesi questi deve preoccuparsi di comunicarlo all’INPS altrimenti rischia di non vedersi accreditare il beneficio.

Per modificare l’IBAN occorre attenersi alle istruzioni date dall’INPS stesso nella Circolare n. 127 del 16 novembre 2022. In pratica bisogna accedere alla propria domanda bonus 200 euro presentata e da lì modificare l’IBAN o la modalità di pagamento. Per tale accesso, ricordiamo bisogna autenticarsi con credenziali SPID, CIE (carta identià elettronica) o CNS (Carta nazionale servizi).

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

cartelle pagamento
Articolo precedente

Cartelle di pagamento, per quelle 2022 conviene pagare o aspettare la rottamazione quater?

Vontobel: Certificato su settore viaggi e turismo ad alte cedole potenziali
Articolo seguente

Vontobel Certificati Memory Cash Collect Step Down: come investire sul settore viaggi e turismo ad alta redditività potenziale