Pellet fatto in casa, come si fa e quanto si risparmia

Quanto si risparmia e come si fa il pellet fatto in casa? Ecco la nuova soluzione per risparmiare, arriva la macchina.
2 anni fa
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pellet fatto in casa

“Nonna, già al lavoro a quest’ora? Che stai preparando torte e biscotti per Natale?”

“No, figliolo, la nonna quest’anno per Natale prepara il pellet. Tanti sacchi di pellet per stare caldi caldi. Sei contento?”

Ecco, questa è una delle scene che, a causa della crisi energetica e del conseguente aumento delle bollette, rischiamo di vedere davvero.

Le nonne di una volta che si dedicavano a preparare dolci e manicaretti per figli e nipoti, soprattutto durante le feste natalizie, ormai rischiamo di dimenticarcele.

Segatura al posto della farina, colla al posto delle uova e, invece che tanti biscotti a forma di omino di pan di zenzero, Natale 2023 vedrà tanti piccoli cilindri da usare nella stufa. Almeno così sembra, stante la corsa alle pellettatrici domestiche. Scopriamo di cosa si tratta.

Con la crisi delle materie prime e l’aumento di gas e luce gli italiani stanno cercando metodi alternativi che permettano di risparmiare il più possibile. Ecco una nuova soluzione: il pellet fatto in casa grazie a una speciale macchina. Come funziona e quanto si risparmia?

Chi possiede nel proprio appartamento una stufa a pellet sa benissimo che il risparmio è assicurato, e la materia utilizzata per risparmiare è anche più economica del legno. Ultimamente però questo materiale ha subito un consistente aumento, pur rimanendo il più economico tra le materie utilizzate. Ma creandolo autonomamente il risparmio è ancora più alto.

Pellet fatto in casa, come si fa?

Come dicevamo, attualmente anche questo materiale sta raggiungendo costi troppo alti. Un sacco da 15 kg costa tra i 12 e i 15 euro e varia da città a città. Si tratta di una cifra che costringe a utilizzare la nostra stufa con molta parsimonia, se non si vuole correre il rischio di spendere dai 30 ai 50 euro al giorno solo per il riscaldamento. Per questo motivo, nelle ultime settimane ha preso piede una nuova tendenza, quella della macchina per fare il pellet.

È bene precisare che la pellettatrice, così si chiama il dispositivo, ha bisogno di un bel po’ di spazio per lavorare. Se avete un giardino siete a cavallo, altrimenti dovrete trovare un altro spazio per posizionare il suddetto device. Pensate che il suo peso è di centinaia di chili, quindi parliamo di un macchinario decisamente imponente, impossibile o quasi da tenere in un appartamento, a meno che non si crei uno spazio ad hoc per consentirne l’utilizzo. Ma come funziona? Molto semplice: il macchinario pellettizza segatura o biomasse, ossia compatta il materiale trasformandolo in pellet da utilizzare come combustibile.

Costi e risparmi della pellettatrice

Il suo funzionamento è abbastanza semplice, ma necessita di accortezze e una buona conoscenza dei materiali utilizzati. Al suo interno, infatti, dovranno essere inseriti solo ed esclusivamente materiali non trattati e senza collanti aggiunti. Se credevate di buttare nella macchina pezzi di legno qualsiasi, come ad esempio mobili o altro, vi sbagliate di grosso. La legna che deve essere inserita al suo interno deve essere preventivamente sottoposta ad essiccazione. In caso di legna non adeguatamente trattata, infatti, si rischia di produrre pellet di scarsa qualità o di non produrne affatto. È fondamentale il giusto grado di umidità del materiale che andremo a utilizzare.

Se state pensando che la cosa si sta facendo troppo complessa perché non avete tutta questa legna a disposizione, niente paura. La pellettatrice può utilizzare anche altri materiali, ad esempio: fieno, paglia, carta straccia, scarti di mais o riso, ma anche erbacce e, in generale, biomasse. L’importante è ridurre il tutto a piccolissime dimensioni prima di infilarlo nella macchina per il pellet fatto in casa. Ma quanto costa questo dispositivo? I prezzi variano dai 1000 ai 6000 euro. Una macchina particolarmente efficiente è in grado di produrre anche 60 kg di materiale all’ora, naturalmente c’è da considerare il consumo energetico di cui il dispositivo necessita.

Naturalmente, a questo va sottratto invece il risparmio che si avrà sul riscaldamento. Non solo abbatterete i costi del gas, ma eliminerete anche la spesa di acquistare la materia prima per la vostra stufa. Insomma, un investimento che può farvi risparmiare davvero bei soldini.

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