“Il primo gennaio ogni uomo si appresti ancora una volta, con la faccia in avanti, e si interessi delle cose che sono e che devono essere, e non delle cose che furono e che sono passate“, affermava Henry Ward Beecher. Parole che potrebbero diventare il mantra di ognuno di noi in vista dell’arrivo del 2023 che, si spera, porti con sé una ventata di positività.
Gli ultimi anni, complice il Covid e l’aumento generale dei prezzi, sono stati molti negativi per l’economia del nostro Paese.
A tal fine è necessario attingere a delle fonti di denaro, le quali deriveranno anche dall’aumento di alcune tasse. Allo stesso tempo si intende aiutare le famiglie con figli a carico, cambiando l’importo dell’assegno unico. Ecco cosa c’è da aspettarsi.
Legge di bilancio 2023: quali tasse aumentano in vista del nuovo anno
In base a quanto si evince dal sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il DDL Bilancio approvato dal Consiglio dei Ministri prevede un aumento della tassazione sugli extraprofitti delle società energetiche fino al 31 luglio 2023. Entrando nei dettagli:
“dall’attuale aliquota del 25% si passerà al 35% nel 2023 come consentito dal Regolamento Ue. Al riguardo cambia anche la base imponibile, non più sul fatturato ma sugli utili. Sono previsti maggiori introiti dal versante delle sigarette (138 milioni di euro) e dalle rivalutazioni di beni e partecipazioni aziende (circa un miliardo)”.
Sul fronte Pace Fiscale, invece, si prevede la cancellazione delle cartelle fino al 2015 con importo inferiore a mille euro. Prevista anche la rateizzazione, fino a cinque anni, dei pagamenti fiscali non effettuati nel corso del 2022 senza aggravio di sanzioni e interessi per chi, alle prese con delle difficoltà economiche, non ha versato le tasse.
Come cambiano gli importi dell’assegno unico
Importanti cambiamenti in vista anche per quanto concerne l’assegno unico per figli. In particolare si prevede un aumento dell’importo di tale misura a favore delle famiglie numerose, ovvero quelle con tre o più figli a carico. Entrando nei dettagli, l’assegno sarà maggiorato del 50% a partire dal 2023. Confermato anche l’assegno per i disabili.
In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, inoltre, dall’ultima bozza della manovra si evince la volontà di applicare un‘imposta sostitutiva del 14% sulle attività con criptovaluta. Una novità che dovrebbe entrare in vigore a partire dal primo gennaio 2023. Fino ad oggi l’Agenzia delle entrate ha equiparato le criptovalute a quelle estere, assoggettando le conversioni ad un’imposta pari al 26%.