5 rate per finire di pagare i debiti: come passare dalla rottamazione ter alla quater

Chi ha aderito alla precedente rottamazione-ter, ha ancora 5 rate da pagare, se si decade via libera alla nuova rottamazione della Legge di bilancio 2023
2 anni fa
2 minuti di lettura
Rottamazione-ter, è oggi l’ultima chiamata: cosa rischia chi non paga

La Legge di bilancio 2023 prevede una nuova rottamazione delle cartelle. Intanto però c’è chi ancora deve pagare le rate della precedente rottamazione-ter. Infatti, il 30 novembre scadono tutte le rate 2022 che per effetti dei decreti Covid che si sono susseguiti negli ultimi mesi, sono state spostate tutte a fine novembre.

Dunque, chi ha aderito alla rottamazione-ter, ha ancora 5 rate da pagare: quella in scadenza il 30 di novembre ( entro tale data devono essere pagate le rate già scadute il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio più quella con scadenza naturale al 30 novembre 2022), più altre 4 che scadranno nel 2023.

Laddove il contribuente non dovesse riuscire a pagare il dovuto, la Legge di bilancio 2023 gli consente di accedere alla nuova rottamazione-quater.

La rottamazione-ter

Entro il 30 novembre, i contribuenti che hanno aderito alla rottamazione-ter, ex art.3 del DL 119/2018, sono chiamati a versare tutte le rate 2022.

In particolare, entro tale termine dovranno essere corrisposte le rate in scadenza al:

  • 28 febbraio,
  • 31 maggio,
  • 31 luglio e
  • 30 novembre 2022.

Per il termine del 30 novembre 2022 sono previsti i cinque giorni di tolleranza di cui all’articolo 3, comma 14-bis, del DL n. 119 del 2018. Il pagamento dovrà, quindi, avvenire entro il 5 dicembre 2022.

E’ possibile pagare:

  • con addebito diretto sul proprio conto corrente (anche tramite il proprio home banking);
  • tramite compensazione con crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione;
  • presso uffici postali;
  • nelle tabaccherie aderenti a Banca 5 SpA;
  • tramite i circuiti Sisal e Lottomatica;
  • sul portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it;
  • con l’App Equiclick;
  • tramite la piattaforma PagoPA.

Il pagamento può essere effettuato anche presso lo sportello territoriale dell’Agenzia delle entrate-riscossione. In tale caso, bisogna prenotare l’appuntamento, anche on line. Scaricando il ticket di prenotazione.

Intrecci con la rottamazione-quater

Chi non dovesse riuscire a pagare tutte le rate sopra individuate, non dovrà preoccuparsi più di tanto. Infatti, la nuova rottamazione-quater potrà essere sfruttata anche rispetto a quei debiti per i quali il contribuente ha già aderito alla rottamazione-ter o ancora alle precedenti finestre di rottamazione.

Questo quanto dispone la Legge di bilancio 2023, all’art.46:

Possono essere estinti, secondo le disposizioni di cui ai commi da 1 a 18 del presente articolo, anche se
con riferimento ad essi si è determinata l’inefficacia della relativa definizione, anche i debiti relativi ai carichi
affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2017 oggetto di dichiarazioni rese ai sensi:

  • dell’articolo 6, comma 2, del decreto-legge 22 ottobre 2016, n. 193, convertito, con modificazioni,
    dalla legge 1° dicembre 2016, n. 225;
  • dell’articolo 1, comma 5, del decreto-legge 16 ottobre 2017, n. 148, convertito, con modificazioni,
    dalla legge 4 dicembre 2017, n. 172;
  • dell’articolo 3, comma 5, del decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119, convertito, con modificazioni,
    dalla legge 17 dicembre 2018, n. 136;
  • dell’articolo 1, comma 189, della legge 30 dicembre 2018, n. 145;
  • dell’articolo 16-bis, commi 1 e 2, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con
    modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58.

Una volta attivata la rottamazione-quater, il pagamento delle somme dovute potrà essere effettuato:

  • in unica soluzione, entro il 31 luglio 2023, ovvero
  • nel numero massimo di diciotto rate, la prima e la seconda delle quali, ciascuna di importo pari al 10 per cento delle somme complessivamente dovute ai fini della definizione, scadenti rispettivamente il 31 luglio e il 30 novembre 2023.

Le restanti sedici rate di 18, devono essere versate nei 4 anni successivi, alle seguenti scadenze: 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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