Ci sarà più tempo per pagare le somme che il Fisco contesta ai contribuenti con gli avvisi bonari sia da controllo automatizzato delle dichiarazioni sia da controllo formale. Dunque, nella Legge di bilancio 2023, non c’è solo la definizione agevolata degli avvisi bonari, ma anche nuove regole sulla rateazione degli stessi avvisi, tecnicamente conosciuti come comunicazioni di irregolarità.
Sicuramente si tratta di una buona notizia per i contribuenti, imprese e privati, che potranno pagare con più calma gli importi contestati dal Fisco.
Difatti, le due novità potranno essere combinate tra loro.
Termine pagamento avvisi bonari. Le regole attuali
Nel caso in cui il Fisco rileva degli errori nella dichiarazione dei redditi, invia al contribuente una comunicazione di irregolarità che comunemente è conosciuta come avviso bonario.
Se si tratta di controllo automatico, il contribuente può pagare il dovuto entro 30 giorni dalla ricezione dell’avviso. In tale caso beneficia di una riduzione delle sanzioni a 1/3. Se invece si tratta di controllo formale, fermo restando il termine dei 30 gg, la sanzione è ridotta a 2/3. Nei fatti si paga rispettivamente: il 10% di sanzione per gli avvisi bonari da controllo automatizzato, 20% per quelli da controllo formale.
Il pagamento di quanto dovuto può essere anche rateizzato:
- in massimo otto rate trimestrali di pari importo per debiti fino a 5.000 euro;
- in 20 rate se il debito è superiore a cinquemila euro.
L’importo della prima rata deve essere versato entro il termine di trenta giorni dal ricevimento della comunicazione.
Sull’importo delle rate successive sono dovuti gli interessi, calcolati dal primo giorno del secondo mese successivo a quello di elaborazione della comunicazione. Le rate trimestrali nelle quali il pagamento è dilazionato scadono l’ultimo giorno di ciascun trimestre.
Si veda a tal fine l’Art.3 bis del D.
Cosa cambia con la Legge di bilancio 2023?
La Legge di bilancio 2023, oltre a prevedere una definizione agevolata degli avvisi bonari, prevede nuove regole di rateazione delle stesse.
In particolare, l’articolo 38 comma 7 della Legge di bilancio, prevede che il pagamento delle somme da versare possa sempre essere rateizzato in un numero massimo di:
- venti rate trimestrali di pari importo,
- a prescindere dal totale dovuto (vedi pr. precedente).
Nei fatti, viene eliminata la disposizione secondo la quale era ammessa la dilazione del pagamento in un numero massimo di otto rate trimestrali, per gli importi pari o inferiori a cinquemila euro.
Nel complesso, i contribuenti, privati o imprese, avranno più tempo per pagare gli avvisi bonari.