La rottamazione Quater non è sempre la scelta più conveniente: quando è meglio seguire la strada ordinaria

La rottamazione Quater non è sempre la scelta più conveniente per chi ha debiti pregressi con il Fisco. Ecco quando è meglio seguire la strada della rateazione ordinaria.
2 anni fa
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Se devi alla banca 100 dollari è un tuo problema. Se invece devi 100 milioni di dollari, è un problema della banca“, affermava Jean Paul Getty. Un concetto che sembra calzare a pennello anche con lo Stato. Se un singolo cittadino vanta un piccolo debito nei confronti del Fisco, infatti, è un problema suo. Se l’importo dei debiti con il Fisco è consistente, invece, è un problema dello Stato.

Quest’ultimo, infatti, si ritrova a dover fare i conti con delle fonti in meno di denaro da cui poter attingere.

Lo sa bene il governo guidato da Giorgia Meloni che proprio per questo motivo intende mettere in atto una nuova tregua fiscale grazie alla Legge di Bilancio 2023. Ma conviene di più la rottamazione Quater o la rateazione ordinaria? Ecco quali sono le principali differenze.

La rottamazione Quater non è sempre la scelta più conveniente: quando è meglio seguire la strada ordinaria

Grazie alla Manovra 2023 è prevista la cancellazione delle cartelle fino al 2015 di importo inferiore a mille euro. L’anno prossimo sarà inoltre possibile ottenere la rottamazione delle cartelle datate tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022, senza alcun aggravio di sanzioni, interessi e aggio della riscossione.

In tal caso il pagamento potrà essere effettuato in un’unica soluzione, entro il 31 luglio 2023. Oppure tramite rateizzazione di massimo 18 rate o, ancora, con rateizzazione trimestrale. In quest’ultimo caso a patto che il pagamento della prima e della seconda rata abbia luogo rispettivamente entro il 31 luglio e il 30 novembre 2023.

In alternativa alla Rottamazione Quater è possibile optare per la rateazione ordinaria. Per accedere a tale soluzione è necessario avere un debito di importo pari a massimo 120 mila euro. In presenza di debiti di importo superiore, invece, si deve presentare l’Isee. Entrando nei dettagli, la rateazione ordinaria è caratterizzata da un massimo di 72 rate, mensili, di importi minimo pari a 50 euro.

Cartelle esattoriali e le tolleranze di pagamento

Stabilire a priori se convenga di più la rottamazione quater o la strada ordinaria, comunque, non è possibile.

Questo, infatti, dipende dalle possibilità di pagamento delle persone interessate. Entrando nei dettagli, infatti, la Quater permette di pagare i debiti pregressi in un’unica soluzione, o a rate, senza pagare sanzioni, interessi e aggio. Nel caso in cui si salti una sola rata, però, decade il diritto a tale beneficio.

Diversa, invece, la situazione per quanto concerne la rateazione ordinaria. In quest’ultimo caso, infatti, sono previste delle tolleranze in caso di pagamento in ritardo. Anche in tal caso, comunque, non mancano gli svantaggi. In particolare se si opta per la rateazione ordinaria bisogna pagare anche sanzioni, interessi e aggio. Ne consegue che l’importo della rata sarà più alto rispetto a quello previsto con la rottamazione quater.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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