Assegno Unico: da febbraio aumentano gli importi e sparisce l’Isee

Niente Isee e incremento del 50% per i figli fino a un anno di età. Come cambiano gli importi dell’assegno unico a partire dal 2023.
2 anni fa
1 minuto di lettura
bonus isee
Foto © Licenza Creative Commons

A partire dal prossimo mese di febbraio aumenterà l’assegno unico universale per i figli. Come stabilito dalla legge di bilancio 2023, l’adeguamento segue l’innalzamento dell’inflazione per le prestazioni sociali erogate dall’Inps.

Una misura che però non riguarda tutti gli importi, ma solo alcuni. Come prevede infatti la manovra, l’assegno unico sarà erogato con la rivalutazione di legge (+7,3%), ma l’adeguamento sarà solo per le famiglie più numerose con figli piccoli e chi ha figli disabili.

Nuovi importi dell’assegno unico

Secondo quanto previsto dalla legge, con il 2023 l’importo dell’assegno unico salirà del 50% per ciascun figlio di età inferiore a un anno, a prescindere dall’Isee. L’adeguamento scatta dal 1 gennaio 2023, ma l’erogazione avverrà a partire dal prossimo mese con la corresponsione degli arretrati.

La stessa maggiorazione del 50% scatta anche nei confronti dei nuclei familiari con almeno tre figli per ciascun figlio di età compresa tra uno e tre anni. In questo caso si tiene conto del valore Isee che non deve superare i 40mila euro per nucleo familiare.

Si interviene quindi sugli importi base dell’assegno, che partono da 175 euro al mese e diminuiscono in base al valore Isee del nucleo familiare. Fino ad arrivare a 50 euro per quelli che superano la soglia dei 40 mila euro oppure non presentano proprio la dichiarazione relativa all’indicatore

Gli importi rivalutati

Tutti gli importi dell’assegno unico 2023 terranno conto della rivalutazione legata all’aumento del costo della vita. Per sapere con esattezza il valore dell’aumento bisogna attendere apposito decreto ministeriale entro la metà di gennaio.

Si ipotizza che l’importo massimo della maggiorazione sarà di circa 94 euro mensili. A tale cifra si arriva applicando una rivalutazione del 7,3% a 87,5 euro corrispondente all’incremento del 50% del valore massimo dell’assegno unico.

A conti fatti, l’importo dell’assegno unico 2023 anziché oscillare tra 50 e 175 euro, avrà come minimo 75 e come massimo 262,5 euro.

Sempre da gennaio, poi, è previsto l’incremento a 150 euro dell’importo attuale (100 euro) della maggiorazione corrisposta nei nuclei familiari con quattro o più figli.

I beneficiari in Italia sono circa 570mila per i quali entra in vigore da quest’anno l’aumento dell’assegno unico e universale, per via delle modifiche introdotte con la legge di Bilancio. Mentre 100mila nuclei familiari potranno beneficiare della maggiorazione della somma aggiuntiva per le famiglie con almeno 4 figli.

La spesa prevista è di oltre 18 miliardi di euro. Ma l cifra è destinata a salire, nonostante molti nuclei familiari non abbiano chiesto l’assegno unico familiare. Fra adeguamenti e incremento delle richieste, si arriverà a 18,6 miliardi di euro entro fine anno.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

Lascia un commento

Your email address will not be published.

pensione
Articolo precedente

Lavoro con prestazione occasionale, l’INPS si adegua alle ultime novità della manovra 2023

Come funziona la cessione del credito con Poste e chi può chiederla dopo le novità di marzo sulla piattaforma
Articolo seguente

Cessione del credito. Più cessioni e meno sconti (decreto-Aiuti-quater)