Il supebonus vive di speranze e un detto dice “chi di speranza vive disperato muore”. Una nuova proroga 110 potrebbe arrivare con la definitiva conversione in legge del decreto Milleproroghe. Una proroga che se si farà sarà, comunque, riservata solo a lavori realizzati su alcune categorie di immobili.
Intanto tra decreto Aiuti quater e legge di bilancio 2023, il superbonus risulta essere già ridimensionato.
Attualmente, se trattasi di lavori realizzati sul condominio, per le spese 2023 il beneficio scende al 90%. Tuttavia, il condominio può godere del superbonus al 110% anche sulle spese 2023 a condizione che abbia adottato la delibera lavori entro il 18 novembre 2022 e presentato la CILAS entro il 31 dicembre 2023.
Anche per le villette bifamiliari, per le spese 2023 il bonus scende al 90%. E’, invece, mantenuto al 110% se la CILAS risulta presentata entro il 25 novembre 2022.
Per le villette unifamiliari, invece, il 110 è fino alle spese sostenute entro il 30 giugno 2022 ovvero entro il 31 marzo 2023 a condizione che entro il 30 settembre 2022 siano stati fatti lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo (c.d. SAL 30%).
Per lavori iniziati nel 2023 e relative spese sostenute su abitazioni principali, il superbonus può essere al 90% a condizione che il reddito familiare non sia superiore a 15.000 euro.
Proroga 110, ecco per chi potrebbe arrivare?
Il superbonus ricordiamo è previsto anche per spese fatte fino al 31 dicembre 2023, per gli interventi effettuati dagli Iacp (ed enti con le stesse finalità sociali) su immobili, di proprietà o gestiti per conto dei comuni, adibiti a edilizia residenziale pubblica. Parliamo delle residenze popolari.
Il beneficio però spetta a condizione che al 30 giugno 2023 siano stati eseguiti lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo.
Stessa scadenza e stessa condizione anche per le cooperative di abitazione a proprietà indivisa per interventi su immobili assegnati in godimento ai propri soci.
Ed è proprio per interventi su Iacp e cooperative abitative, che Forza Italia e altra parte della maggioranza hanno presentato un emendamento al decreto Milleproroghe con cui si chiede la proroga 110 almeno fino alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2026.
Dunque, allungare la possibilità di accesso al beneficio per quelle fasce della popolazione medio bassa.
Ad ogni modo, per sapere se questa proroga 110 si farà occorrerà aspettare la definitiva conversione in legge del Milleproroghe.