Dopo lo stop alla condivisione dell’account Dazn in molti temevano che anche Netflix e altre piattaforme potessero fare lo stesso.
E ora quello che più si temeva starebbe per accadere. La piattaforma di film, serie tv e cartoni in streaming sarebbe infatti pronta a contrastare i furbetti delle password. Parliamo di quelli che condividono quest’ultima anche al di fuori del proprio nucleo familiare.
In ogni caso, denunciano in molti, c’è stata sempre un po’ di confusione sulla condivisione della password.
In merito ad esso, però, ci si chiede perché una famiglia (ad esempio formata da quattro persone) che vive nella stessa casa dovrebbe sottoscriverlo? Perché alla stessa ora tutti guarderebbero programmi diversi?
Al momento i test sono partiti in Sud America
La profezia della fine dell’abbonamento Netflix condiviso si starebbe per arrivare.
Da marzo, con tutta probabilità, infatti, se si vorrà condividere la password con un familiare che non vive nella stessa casa, si dovrà pagare di più.
La novità è già iniziata in Perù, Costa Rica e Cile dove si possono aggiungere fino a due membri extra all’account al prezzo di 2,99 dollari al mese.
La piattaforma ha spiegato che la pratica di condivisione della password avrebbe contribuito a un calo significativo degli iscritti e dei ricavi. La riduzione degli introiti avrebbe poi influito sulla capacità dell’azienda di investire in nuovi film e serie televisive.
Un altro dei motivi di questa possibile decisione sarebbe che a inizio del 2022 il colosso dello streaming ha registrato una perdita di 200 mila abbonati, che è il dato più alto registrato negli ultimi dieci anni. E proprio per evitare ulteriori perdite, Netflix ha lanciato l’abbonamento base con la pubblicità a partire dal 3 novembre il cui costo è di 5,49 euro al mese.
Come potrebbe funzionare la condivisione della password
Netflix al momento non ha comunicato nulla di ufficiale sullo stop della condivisione della password anche se i rumors iniziano a parlare di aumento del prezzo dell’abbonamento qualora la si volesse condividere.
In una lettera agli azionisti del colosso di streaming, esattamente a pagina 5 nel capitolo “product and pricing”, si legge che nel corso del Q1 (quest’ultimo finisce a marzo) è prevista un’ampia diffusione dello sharing ovvero delle password a pagamento. Sempre nel documento si legge che in molti paesi agli iscritti sarà data la possibilità di pagare un extra per condividere i contenuti dell’abbonamento Netflix con persone che non vivono insieme a loro. Inoltre nella lettera è ribadito che gli iscritti, così come oggi, potranno guardare Netflix sia sul cellulare che in televisione. Tutto fa pensare quindi che la profezia dello stop alla condivisione della password si possa avverare a breve se non si sosterrà un costo più alto per l’abbonamento.