Pensionati, senza il modello RED di febbraio 2023 si rischia grosso

È in scadenza a febbraio 2023 la presentazione del Modello RED per i pensionati. L’omesso invio può avere conseguenze sulla pensione
2 anni fa
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modello red
Foto © Pixabay

C’è un adempimento in scadenza nel mese di febbraio 2023 che alcuni pensionati sono chiamati a fare. L’omissione può comportare come conseguenza la riduzione della pensione. In particolare i chiamati in causa sono quei pensionati che percepiscono integrazioni legate al reddito.

L’adempimento si chiama Modello RED, in cui in sintesi gli interessati devono dichiarare all’INPS il possesso di altri redditi oltre quelli di cui l’INPS stesso ne è già a conoscenza. Questo perché le citate prestazione integrative sulla pensione dipendono proprio dal reddito del pensionato.

In alcuni casi nel modello occorre dichiarare anche i redditi del coniuge e degli altri componenti il nucleo familiare.

Attualmente sono in corso sue campagne RED, ossia:

  • campagna RED ordinaria 2022, in con cui l’INPS chiede ai pensionati obbligati di dichiarare i redditi riferiti al periodo d’imposta 2021;
  • campagna RED solleciti 2021, con cui l’istituto chiede di dichiarare i redditi relativi all’anno d’imposta 2020.

Modello RED, conseguenze per l’omissione

Per entrambe le campagne RED, la presentazione del modello deve essere fatta entro il 28 febbraio 2023 (salvo proroghe). L’omissione legittima l’INPS a revocare la prestazione integrativa alla pensione ed a recuperare eventuali somme percepite indebitamente.

Il recupero è fatto con una trattenuta sulla pensione:

  • di circa 11 euro mensili, per le pensioni integrate al minimo;
  • pari al 10% della pensione per quelle di importo superiore.

Dunque, un assegno mensile più basso. Di recente, ricordiamo, che l’INPS ha anche comunicato che per molti la perequazione della pensione ci sarà a marzo 2023.

Obbligati ed esonerati

I pensionati obbligati ed esonerati a fare il Modello RED sono indicati nella Circolare INPS n. 195 del 2015.

Ad esempio, sono obbligati:

  • i titolari di prestazioni collegate al reddito che non comunicano integralmente all’Agenzia delle Entrate tutti i redditi influenti sulle prestazioni. Per esempio il lavoro dipendente prestato all’estero, gli interessi bancari, postali, dei BOT, dei CCT e di altri titoli di Stato o i proventi di quote di investimento, soggetti a ritenuta d’acconto alla fonte a titolo d’imposta o sostitutiva dell’IRPEF;
  • i pensionati con prestazioni collegate al reddito ed esonerati dalla presentazione della dichiarazione redditi all’Agenzia Entrate.

A chi rivolgersi per fare il Modello RED

Il pensionato ha diverse strade percorribili per la presentazione del Modello RED.

Può farlo direttamente attraverso l’apposito servizio INPS. In questo caso servono credenziali SPID, CIE (Carta identità elettronica) o CNS (Carta nazionale servizi).

In alternativa è possibile:

  • rivolgersi a CAF o altri soggetti abilitati (ad esempio Patronati);
  • direttamente alle strutture territoriali INPS.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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