Limite al contante. Occhio ai versamenti sul conto corrente

La Legge di bilancio ha rivisto al rialzo i limiti di utilizzo del denaro contante, lecito chiedersi se le nuove soglie impattino anche sui versamenti sul conto corrente
2 anni fa
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Dal 1° gennaio 2023, la Legge n°197/2022, Legge di bilancio 2023, ha previsto che l’utilizzo del contante possa avvenire anche oltre il limite di 1999,99 euro senza che ciò comporti l’applicazione di sanzioni alcune in materia di antiriciclaggio.

Nello specifico, con la Manovra 2023, il nuovo limite al contante è fissato a 4.999.99 euro. Fino a tale importo, è possibile acquistare beni e servizi in contanti. Da 5.000 euro in su potrebbero scattare specifiche sanzioni.

Nel complesso, è corretto affermare che è vietato il trasferimento di denaro contante e di titoli al portatore in euro o in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, siano esse persone fisiche o giuridiche, quando il valore oggetto di trasferimento, e’ complessivamente pari o superiore a 5.000 euro.

Detto ciò, i limiti in parola, valgono anche rispetto ai versamenti effettuati sul conto corrente oppure questi possono essere effettuati anche oltre il limite di 5000 euro?

Vediamo quali sono le indicazioni in merito ai versamenti sul conto corrente, che possono essere estesi anche ai prelievi.

Il nuovo limite all’utilizzo del contante

I limiti di utilizzo del contante sono fissati dall’art.49 del D.Lgs 231/2007.

Nello specifico, il comma 3-bis dell’articolo 49 del D.Lgs 231/2007 prevede che:

A decorrere dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2022, il divieto di cui al comma 1 e la soglia di cui al comma 3 sono riferiti alla cifra di 2.000 euro. A decorrere dal 1° gennaio 2023, il predetto divieto di cui al comma 1 e’ riferito alla cifra di 5.000 euro.

Senza l’intervento della Legge di bilancio 2023, il limite, con effetti dal 1° gennaio 2023, sarebbe dovuto scendere a 999,99 euro. Questa era la volontà del Governo Draghi. Poi con il Governo Meloni, la strada intrapresa è stata completamente opposta; infatti, il Governo aveva provato a far passare anche una norma che consentisse agli esercenti di rifiutare i pagamenti con carta per le transazioni fino a 30 euro.

Ma poi, l’Unione Europea ha espresso tutto il suo disappunto e di conseguenza il Governo ha deciso di non portare avanti la novità.

Limite al contante e versamenti sul conto corrente

In premessa ci siamo chiesti se i limiti in parola, valgono anche rispetto ai versamenti effettuati sul conto corrente oppure questi possono essere effettuati anche oltre il limite di 5000 euro?

Ebbene, la risposta è da ricercare in una FAQ pubblicata dal Dipartimento del tesoro della quale si riporta il testo integrale.

Nello specifico: non esiste alcun limite al prelevamento o versamento per cassa in contanti dal proprio conto corrente in quanto tale operatività non si configura come un trasferimento tra soggetti diversi.

Si ricorda che per soggetti diversi si intende:

Entità giuridiche distinte, si pensi, a titolo esemplificativo, a quei trasferimenti intercorsi tra due società, o tra il socio e la società di cui questi fa parte, o tra società controllata e società controllante, o tra legale rappresentante e socio o tra due società aventi lo stesso amministratore, o ancora tra una ditta individuale ed una società, nelle quali le figure del titolare e del rappresentante legale coincidono, per acquisti o vendite, per prestazioni di servizi, per acquisti a titolo di conferimento di capitale, o di pagamento dei dividendi(..).

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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