Aumentano i contributi da versare per collaboratori e autonomi nel 2023 iscritti alla gestione separata Inps. Per effetto dell’aumento dell’inflazione del 8,1% dello scorso anno, sono stati rivisti al rialzo gli importi a carico dei datori di lavoro e dei liberi professionisti.
A spiegare di quanto aumentano i contributi da versare ai fini pensionistici per quest’anno è la circolare Inps n. 12 del 01 febbraio 2023. Nella nota dell’Istituto, appena pubblicata, sono dettagliate tutte le variazioni previdenziali ed assistenziali per i professionisti e i collaboratori iscritti alla gestione separata.
Nuovi contributi pensione 2023 nella Gestione Separata
In sintesi, dal 1 gennaio al 31 dicembre 2023 tutti gli importi sono aggiornati in relazione all’aumento del tasso di inflazione dello scorso anno. La circolare Inps contiene nel dettaglio tutte le tabelle esaustive che riportano esattamente quanto bisogna pagare.
I contributi, sono calcolati in modo differente rispetto alla generalità dei lavoratori dipendenti poiché sono determinati in misura convenzionale, a seconda dell’attività lavorativa del collaboratore o professionista. Sono in tutto quattro le fasce contributive indicate dall’Inps per quest’anno e riguardano il finanziamento delle indennità di maternità, agli assegni per il nucleo familiare, la degenza ospedaliera, la malattia e il congedo parentale. Una quota pari a 0,51% della retribuzione imponibile previdenziale riguarda per il finanziamento dell’ISCRO.
Nel 2023, quindi, i professionisti dovranno versare ben 330 euro in più rispetto all’anno scorso per la copertura di un anno intero ai fini pensionistici. Mentre i collaboratori 441 euro in più (due terzi dell’onere sono a carico del committente).
L’aliquota contributiva è determinata nella misura del 26,23% (di cui 25% quota IVS) per i professionisti con partita iva, mentre è del 35,03% (di cui 33% quota IVS) per i collaboratori e figure assimilate senza partita iva.
Quando e come fare i versamenti
I versamenti Inps dei contributi per gli iscritti alla gestione separata avviene entro il giorno 16 del mese successivo a quello del pagamento dei compensi, tramite modello F24 telematico.
Per i collaboratori resta confermata la disciplina vigente che prevede la ripartizione dell’onere contributivo nella misura di un terzo a carico del collaboratore e due terzi a carico del committente. Il versamento però è effettuato in unica soluzione dal datore di lavoro.
Chi è già iscritto ad altro fondo di previdenza obbligatorio (Inps o cassa professionale), ovvero è titolare di pensione beneficia dell’aliquota ridotta al 24% (sia se professionista che collaboratore).