“Devo fabbricarmi un sorriso, munirmene, mettermi sotto la sua protezione, frapporre qualcosa tra il mondo e me, camuffare le mie ferite, imparare, insomma, a usare la maschera“, affermava Emil Cioran. In effetti non si può negare come siano davvero tanti i lavoratori che hanno pensato, almeno una volta nella loro vita, di voler indossare una maschera nel momento in cui il datore di lavoro consegna loro la busta paga.
Questo per nascondere la delusione conseguente la lettura di un importo che si rivela essere spesso molto più basso rispetto alle aspettative e alle proprie necessità.
Tutti i bonus nella busta paga di febbraio: importo più alto grazie al taglio del cuneo fiscale
Nel corso del mese di febbraio 2023 le buste paga saranno più alte grazie all’incremento del taglio del cuneo fiscale. Come previsto dal Governo guidato da Giorgia Meloni, i lavoratori con un reddito inferiore a 25 mila euro l’anno, ovvero con uno stipendio pari a massimo 1.923 euro, si vedranno riconoscere uno sgravio contributivo pari al 3%. In questo modo potranno beneficiare di aumenti pari a massimo 19 euro. Per i lavoratori con reddito pari a massimo 35 mila euro, ovvero con uno stipendio fino a 2.692 euro, invece, è previsto uno sgravio pari al 2%.
Sempre a proposito di taglio del cuneo fiscale, inoltre, i lavoratori che non ne hanno beneficiato con la busta paga di gennaio, si vedranno erogare i relativi arretrati con il cedolino di febbraio 2023. Un motivo in più per cui la retribuzione del secondo mese dell’anno risulterà più alta rispetto al mese precedente.
C’è anche il Carnevale?
Chi ha lavorato a Capodanno ha beneficiato di un bonus in busta paga.
Aumenti in vista per dipendenti pubblici, Forze armate e Polizia
Bonus in arrivo anche per i dipendenti pubblici che potranno beneficiare di un aumento pari all’1,5% dello stipendio. Tale incremento molto probabilmente verrà riconosciuto a partire dal mese di marzo, con tanto di arretrati.
Buone notizie anche per le Forze armate e Polizia che hanno diritto al cosiddetto bonus defiscalizzazione. Quest’ultimo è riconosciuto ai lavoratori che hanno registrato nel 2021 un reddito pari a massimo 28.974 euro. Ma non solo, devono risultare in costanza di servizio alla data del 1° gennaio 2022. I soggetti aventi diritto potranno beneficiare di un rimborso fino a 491 euro che sarà molto probabilmente erogato in un’unica soluzione proprio con la busta paga di febbraio.