“Il lavoro non è vergogna; è l’ozio vergogna; se tu lavori, presto ti invidierà chi è senza lavoro mentre arricchisci; perché chi è ricco ha successo e benessere”, affermava Esiodo. In effetti, non si può negare come l’attività lavorativa ricopra un ruolo fondamentale nella vita di tutti noi. Questo perché offre la possibilità di attingere al denaro necessario a soddisfare le varie esigenze quotidiane.
Tutti i beni e servizi di nostro interesse, d’altronde, per essere acquistati richiedono un esborso economico spesso non indifferente.
Da qui la decisione del Governo Meloni di intervenire attraverso l’introduzione di una nuova tregua fiscale, volta a far tirare un sospiro di sollievo alle famiglie alle prese con dei debiti pregressi. Non tutti però potranno beneficiare di tale opportunità. Ecco di chi si tratta.
Contributi cassa pluricategorie: nessuno saldo e stralcio per fisici, chimici. ecc.
Ebbene l’Epap, ovvero l’Ente di Previdenza ed Assistenza Pluricategoriale degli Attuari, dei Chimici e Fisici, dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali, dei Geologi, ha deciso di non voler aderire al saldo e stralcio introdotto con la legge di bilancio 2023. Come si evince da una nota pubblicata sul sito della Cassa di previdenza pluricategoriale, infatti:
“Epap, nel rispetto della procedura dettata dalla norma, informa gli iscritti che non ha ritenuto equa l’adesione al cosiddetto “saldo e stralcio” previsto dall’art.1 della legge di Bilancio 2023 n. 197 del 29 dicembre 2022, precisamente dai commi 227 e successivi. L’istituto prevede, infatti, l’annullamento automatico degli interessi di mora e delle sanzioni, alla data del 31 marzo 2023, senza alcuna richiesta da parte del contribuente, per i singoli ruoli, di importo residuo fino a 1000 euro, affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. In questo caso il vantaggio è stato valutato eccessivamente generalizzato non considerando in alcun modo le ipotesi di un comportamento omissivo nel versamento del capitale contributivo previdenziale successivo allo “stralcio””.
Una decisione, quella presa per i contributi dalla Cassa Pluricategorie volta a garantire equità e pari trattamento tra i vari iscritti.