Quanto tempo è passato da quando il libretto di risparmio fu il primo servizio di risparmio pubblico con lo scopo di raccogliere piccole somme di previdenza familiare.
I soldi che si accumulavano, poi, finivano a Cassa Depositi e Prestiti che a sua volta li distribuiva per realizzare delle opere di pubblica utilità. Quindi gli uffici postali utilizzavano i risparmi della famiglie per lo sviluppo della Nazione e il risparmiatore riceveva sul libretto di risparmio interessi nemmeno paragonabili a quelli di adesso.
Ad oggi, infatti, si percepisce lo 0,001% a meno che non si sottoscriva l’offerta Supersmart. Ma come funziona?
Serve un libretto di risparmio Smart
Per sottoscrivere l’offerta Supersmart è necessario essere possessori di un libretto Smart. Si tratta di uno strumento di deposito emesso da Cassa Depositi e Prestiti e collocato in esclusiva da Poste Italiane. Aprirlo non costa nulla così come la gestione o l’estinzione, eccetto gli oneri di natura fiscale.
La comodità di averlo, poi, è che con esso si può gestire il proprio denaro anche in modalità online e c’è inoltre la possibilità di sottoscrivere i buoni fruttiferi postali dematerializzati nonché, come anticipato, l’offerta Supersmart. In più, si può ricaricare la propria carta Postepay ed effettuare trasferimenti da/verso i propri libretti e conti. L’operatività di tale libretto, però, è consentita solo mediante carta libretto dato che parliamo di uno strumento dematerializzato.
L’offerta che offre un tasso di interesse del 3% (ma lordo)
Chi ha un libretto di risparmio Smart può sottoscrivere l’offerta Supersmart che permette di ricevere un tasso di interesse più elevato a scadenza sulle somme accantonate. L’ accantonamento minimo, previsto, però non può essere inferiore ai 1000 euro.
Al momento, le promozioni attivabili sul libretto di risparmio sono due. La prima si chiama “180 giorni“, è aperta a tutti e offre un tasso di interesse annuo lordo dell’1,50%.
L’altra si chiama “270 giorni“, offre (per tale durata) un tasso annuo del 3% ma è dedicata solo a chi effettua nuova liquidità. Con quest’ultimo termine, si intendono le somme versate sui conti correnti e sui libretti di risparmio postale aventi la medesima intestazione. Questo mediante: bonifico bancario, versamenti di assegni circolari/bancari o accredito di stipendio o pensione. Nel caso in cui la nuova liquidità venga versata su altri rapporti come il libretto postale o il conto BancoPosta, basterà effettuare un “Girofondo” ricordando però che questi altri rapporti per essere validi dovranno avere la medesima intestazione. Tale offerta, infine, si potrà attivare solo entro il 6 marzo.