Pensione INPS all’estero, parte la campagna di esistenza in vita 2023

Il pensionato che non dimostra l’esistenza in vita anche nel 2023 rischia la sospensione della pensione
2 anni fa
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pensioni estero

Chi si trova all’estero e percepisce la pensione dall’Italia deve dimostrare di essere in vita. Parte la campagna dell’INPS di esistenza in vita anche per il 2023.

La cosa non interessa tutti i pensionati ma solo coloro che si trovano in determinati Paesi del mondo e ricevono il trattamento pensionistico dal nostro istituto di previdenza sociale. Come di consueto, sono previste due fase ed è la gestione è curata da Citibank che invia agli interessati un modello che deve essere compilato e consegnato entro un certo tempo.

Il modello, quindi, è finalizzato a provare l’esistenza in vita del pensionato ed evitare, pertanto, che la pensione continui ad essere erogata e riscossa da altri soggetti anche dopo il decesso del pensionato stesso.

La prima fase della prova dell’esistenza in vita 2023

La prima fase della campagna INPS “esistenza in vita” riferita all’anno 2023 si svolgerà da marzo 2023 a luglio 2023. Interesserà i pensionati residenti in

  • America
  • Asia
  • Estremo Oriente
  • Paesi scandinavi
  • Stati dell’Est Europa e Paesi limitrofi.

Citibank invierà a loro la richiesta di attestazione a partire dal 20 marzo 2023. I pensionati interessati, a loro volta dovranno farla pervenire entro il 18 luglio 2023.

Nel caso in cui l’attestazione non sia prodotta, l’INPS pagherà la rata di agosto 2023 in contanti presso gli sportelli Western Union del Paese di residenza. Laddove il pensionato non si rechi alla riscossione oppure non produce l’attestazione di esistenza in vita entro il 19 agosto 2023, l’INPS procederà a sospendere la pensione a partire dalla rata di settembre 2023.

I pensionati interessati dalla seconda fase

La seconda fase della campagna interesserà i pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania. Si svolgerà da settembre 2023 a gennaio 2024.

Le richieste di attestazione di esistenza in vita, in questo caso, saranno inviate (sempre da Citibank) a partire dal 20 settembre 2023 e i pensionati dovranno rispondere entro il 18 gennaio 2024.

Laddove l’attestazione non sia prodotta, l’INPS pagherà la rata di febbraio 2024 in contanti presso gli sportelli Western Union del Paese di residenza. Se il pensionato non si reca alla riscossione oppure non produce l’attestazione di esistenza in vita entro il 19 febbraio 2024, l’INPS procederà a sospendere la pensione a partire dalla rata di marzo 2024.

Come inviare l’attestazione

L’attestazione di esistenza in vita per pensionati all’estero può essere fatta pervenire a Citibank con diverse modalità. In dettaglio:

  • inviando il modulo ricevuto, correttamente compilato, datato, firmato e corredato della documentazione di supporto, alla casella postale PO Box 4873, Worthing BN99 3BG, United Kingdom. Il modello deve essere anche controfirmato da un “testimone accettabile”. Per tale si intende un rappresentante di un’Ambasciata o Consolato Italiano o un’Autorità locale abilitata ad avallare la sottoscrizione dell’attestazione di esistenza in vita
  • tramite il portale web di Citibank
  • riscuotendo personalmente la pensione presso gli sportelli Western Union.

Cosa rischia chi non dimostra l’esistenza in vita

Come visto, chi non dimostra l’esistenza in vita rischia la sospensione della pensione. L’eventuale riemissione delle rate non corrisposte durante il periodo di sospensione dei pagamenti dovrà essere richiesta alla struttura territoriale INPS che gestisce la pensione stessa.

Alla richiesta si dovrà allegare copia di un documento d’identità e specificare le indicazioni eventualmente necessarie per la corretta canalizzazione del pagamento.

L’INPS riprenderà a pagare la pensione solo dopo gli opportuni controlli finalizzati ad accertare l’esistenza in vita del pensionato.

Per maggiori dettagli si rimanda al Messaggio INPS n. 794 del 23 febbraio 2023.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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