ILIA, la nuova imposta che sostituisce l’IMU, chi (e dove) deve pagare

Dal 1° gennaio 2023 è nata la nuova imposta dell’IMU, si tratta dell’ILIA. Ecco chi deve parla e in quale parte d’Italia
2 anni fa
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ilia

Prima ICI (Imposta comunale sugli immobili), poi IMU (Imposta Municipale Unica) adesso ILIA (Imposta locale immobiliare autonoma).

Non è il gioco di nome, cose e città. E’ il gioco della tassazione sugli immobili. Parliamo dell’imposta che devono pagare i possessori di immobili sul territorio italiano. Oggi come oggi c’è l’IMU, ma c’è una regione che ha deciso di farsi l’imposta propria, sostituendola, dal 2023, con l’ILIA.

E’ il Friuli Venezia Giulia. Regione autonoma.

Come funziona l’ILIA

Cambia il nome ma non la sostanza.

La disciplina dell’ILIA è contenuta nella Legge Regionale 14 novembre 2022, n. 17 e ricalca sostanzialmente quella dell’IMU. Il presupposto, quindi, resta il possesso di immobili che si trovano nei comuni del territorio della regione.

C’è esenzione, come per l’IMU, per l’abitazione principale di categoria catastale non di lusso e relative pertinenze. Previste anche le stesse agevolazioni, come ad esempio la riduzione del 50% per gli immobili di interesse storico ed artistico.

Come si paga: i codici tributo

Anche questa nuova imposta, come l’IMU, si paga con Modello F24. Ecco, quindi, che a questo fine, l’Agenzia delle Entrate ha istituito i codici tributo da utilizzare. Sono quelli indicati nella Risoluzione n. 10/E del 24 febbraio 2023, ossia:

  • 5900 – ILIA abitazione principale e pertinenze
  • 5901 – ILIA fabbricati ad uso abitativo, diversi dall’abitazione principale o assimilata
  • 5903 – ILIA per fabbricati rurali ad uso strumentale
  • 5904 – ILIA per i terreni
  • 5905 – ILIA per le aree fabbricabili
  • 5906 – ILIA per i fabbricati classificati nel gruppo catastale D e STRUMENTALI all’attività
  • 5907 – ILIA per i fabbricati classificati nel gruppo catastale D e NON STRUMENTALI all’attività economica
  • 5908 – ILIA per i fabbricati strumentali all’attività economica diversi da quelli classificati nel gruppo catastale D
  • 5909 – ILIA per gli altri immobili
  • 5910 – per interessi da attività di accertamento
  • 5911 – per sanzioni da attività di accertamento.

La compilazione del Modello F24 per pagare l’ILIA

I codici tributo 5910 e 5911 si riferiscono a quando si riceve un accertamento dopo l’omesso versamento.

Quando, invece, si fa ravvedimento, come per l’IMU anche per l’ILIA non ci sono codici tributo specifici per sanzione ed interessi. Questi sono indicati con lo stesso codice dell’imposta omessa e che bisogna pagare con ravvedimento. Quindi, si fa la somma di tutto.

Le modalità di compilazione dell’F24 sono le stesse previste per l’IMU. Pertanto bisogna compilare la sezione “IMU E ALTRI TRIBUTI LOCALI”.
Poi barrare la casella “acconto” o “saldo” a seconda di ciò che si sta pagando. Barrare anche la casella “ravvedimento” se trattasi di pagamento con ravvedimento. Si indicano: l’anno d’imposta di riferimento, il codice catastale del comune, il numero di immobili, il codice tributo, l’eventuale detrazione per l’abitazione principale, l’importo a debito da pagare.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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