Avere un figlio per una famiglia rappresenta il lieto evento a cui tutti aspirano. I figli sono la gioia di una famiglia, ma va anche detto che avere un figlio costa molto. Soprattutto di questi tempi. Lo Stato in questo aiuta perché da sempre ci sono delle misure dedicate proprio alla genitorialità. Da un lato per sostenere economicamente le famiglie, e dall’altro per favorire le nascite, visto il grande calo demografico italiano degli ultimi anni.
Le misure di welfare per le famiglie sono molteplici, anche se adesso molte sono state assorbite dall’assegno unico e universale sui figli a carico sotto ai 21 anni di età.
“Buonasera, mi chiamo Daniela e sono una casalinga che sta per diventare madre per la prima volta. Dovrei partorire a giugno e mi chiedevo se, oltre all’assegno unico io e mio marito prenderemo anche l’assegno dei Comuni. Mie amiche in questi anni hanno sempre goduto di questo assegno di oltre 1.800 euro ogni volta che hanno avuto dei figli. Mi chiedevo se per colpa dell’assegno unico perderà questo diritto io, visto che mi dicono che il bonus bebè, altro vantaggio percepito dalle mie amiche, oggi è stato assorbito dall’assegno unico. Grazie”
Diventare madre e prendere l’assegno di maternità dei Comuni nel 2023
L’assegno di maternità dei Comuni è una misura che concessa alle neo mamme che non hanno diritto alla maternità classica, ovvero all’indennità di maternità che spetta alle dipendenti durante il periodo immediatamente pre e post parto. Infatti questo beneficio è concesso alle madri che non rientrano nel perimetro della maternità ordinaria, quindi, dalle casalinghe alle disoccupate.
Maternità Comuni e assegno neo mamme e unico convivono
Il dubbio della nostra lettrice per quanto riguarda la convivenza di questo assegno dei Comuni con l’assegno unico è lecito. Perché di fatto l’assegno unico dal mese di marzo 2022 ha sostituito il bonus bebè e pure il premio alla nascita, meglio conosciuto come “bonus mamma domani”. Ma l’assegno di maternità dei Comuni resta attivo e nel 2023 addirittura si prenderà di più rispetto al recente passato. Questione di inflazione, come vedremo dopo. C’è da dire quindi che la nostra lettrice non solo avrà diritto, dopo la nascita, all’assegno dei comuni, ma finito il settimo mese di gestazione, avrà diritto pure all’assegno unico proprio perché nato in sostituzione del bonus bebè e del bonus mamma domani.
Assegno per le neo mamme, da 1.917,30 euro
La domanda per l’assegno di maternità dei Comuni si presenta al proprio Comune di residenza. Sarà il comune poi a trasferire l’istanza all’INPS che è l’ente preposto al pagamento dell’indennità. La domanda “rda” parte dell’interessato deve pervenire al Comune e tassativamente entro i sei mesi dalla nascita del bambino. Decorso questo termine si perde il diritto all’indennità. L’assegno di maternità dei Comuni copre 5 mesi, anche se la liquidazione dello stesso è in unica soluzione e una tantum.
Importi dell’assegno di maternità dei Comuni per il 2023
L’assegno erogato per cinque mesi proprio come la maternità ordinaria ed è pari a 383,46. L’erogazione del bonus è tutta in unica soluzione e quindi alle beneficiarie arriverà un assegno di importo pari a 1.917,30 euro. Sia i 383,46 euro mensili che i 1.917,30 euro sono le nuove cifre del 2023, aumentate rispetto al 2022 perché l’inflazione ha superato l’8%. Ed anche l’assegno di maternità dei Comuni come le altre prestazioni dell’INPS, sia previdenziali che assistenziali, ogni anno si adeguano al tasso di inflazione. Il limite ISEE per poter godere di questo assegno dall’INPS è di 19.185,13. Naturalmente l’ISEE deve essere in corso di validità e cioè deve essere aggiornato al 2023. I dati patrimoniali e reddituali da considerare sono quelli del 2021. Di conseguenza alla data di presentazione della domanda al Comune, occorre che l’interessata abbia aggiornato l’ISEE perché quello 2022 è scaduto il 31 dicembre 2022.