Rottamazione cartelle, le rate possono essere compensate?

Chi deve pagare il debito derivante dall’adesione alla rottamazione cartelle può utilizzare in compensazione eventuali crediti d’imposta?
2 anni fa
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rottamazione cartelle
Foto © Pixabay

Ho presentato domanda per la rottamazione cartelle come previsto dalla legge di bilancio 2023. Nella richiesta ho scelto di pagare a rate (8 rate). Siccome ho un credito IRPEF da dichiarazione redditi da poter utilizzare in compensazione (di circa 1.500 euro), sono a chiedere se questo credito lo posso utilizzare in compensazione man mano che pagherò le rate della rottamazione.

E’ arrivato fresco di giornata, oggi 7 marzo 2023, questo quesito da parte di un nostro lettore, a cui abbiamo il piacere di fornire risposta.

Una risposta di cui potranno godere anche gli altri nostri utenti su un tema di grande attualità.

Rottamazione cartelle edizione 2023: la procedura per aderire

La legge di bilancio 2023 (commi da 231 a 252) prevede la quarta edizione della sanatoria cartelle. La c.d. rottamazione quater. Si tratta della possibilità di definire in maniera agevolata quelle cartelle di pagamento aventi ad oggetto i carichi (debiti) affidati all’Agenzia Entrate Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.

La rottamazione cartelle, come le precedenti edizioni, non sarà automatica. Bisogna fare domanda all’Agenzia Entrate Riscossione entro il 30 aprile 2023.

Aderire a questa sanatoria significa pagare la quota capitale del debito, risparmiando sanzione ed interessi. Se però la cartella interessa multe per violazione del codice della strada o altre sanzioni amministrative, si risparmiano solo gli interessi. La multa deve essere, comunque, pagata.

Nella domanda si deve, tra l’altro, scegliere se poi si vuole pagare il dovuto in unica soluzione o a rate (massimo 18 rate). La scelta è lasciata alla completa discrezionalità del contribuente.

Occhio sempre alle truffe via e-mail dopo la domanda rottamazione cartelle.

Il pagamento del debito dopo l’adesione

Dopo la domanda, l’Agenzia Entrate Riscossione, invierà (entro il 30 giugno 2023) la comunicazione di accoglimento o rigetto della richiesta rottamazione cartelle.

In merito ai tempi di pagamento, se la scelta è stata per l’unica soluzione si deve pagare entro il 31 luglio 2023.

In caso di pagamento rateale, invece, le prime due rate scadono rispettivamente il 31 luglio 2023 e 30 novembre 2023. Le altre hanno scadenza, 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ogni anno, a partire dal 2024.

Sulle rate successive alla prima sono dovuti interessi a decorrere dal 1° agosto 2023. Si tenga presente che NON si decade dalla rottamazione se non si paga entro la scadenza, ma lo si fa entro i 5 giorni successivi. Sono i c.d. 5 giorni di tolleranza. Nel caso in cui si lasciano passare 5 giorni senza pagare, anche una sola rata, allora si decade.

Venendo al quesito del lettore, come per le edizioni precedenti, anche per la rottamazione cartelle edizione 2023, è previsto il divieto di compensazione, in qualsiasi forma. Dunque, non sarà possibile compensare crediti d’imposta con il debito che deriva dall’adesione alla sanatoria.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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