Bonus saracinesca, chi può averlo e con quali requisiti

Il bonus saracinesca non è quello destinato alle partite IVA ma ai privati. Vediamo di cosa si tratta e come averlo
2 anni fa
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bonus saracinesca

Un bonus saracinesca. Dalle parole sembra destinato a chi è titolare di partita IVA. Cioè un beneficio per chi decide di alzare serranda. In realtà non è questo a cui ci riferiamo. Siamo sempre nell’ambito dei bonus edilizi e ci siamo perché un nostro lettore ci invia questo quesito.

“Sono proprietario di una casa e devo sostituire la porta del mio garage. A questo proposito ho intenzione di installare una saracinesca ad apertura automatica. Sono a chiedere se per i lavori che andrò a fare e, quindi, per le spese che sosterrò potrò avere qualche detrazione fiscale”.


Andiamo, a vedere cosa dice il legislatore a questo proposito.

Il bonus saracinesca c’è

Diciamo subito al nostro lettore che il bonus saracinesca esiste. Sarebbe la detrazione IRPEF del 50% riconosciuta a fronte di lavori per il recupero del patrimonio edilizio. Uno sgravio fiscale che si applica su un importo massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare.

Con questa percentuale di detrazione, il beneficio è in vigore per spese sostenute fino al 31 dicembre 2024. Poi, se non arriverà proroga, per spese fatte dal 1° gennaio 2025 il bonus scenderà al 50% e il limite a 48.000 euro per unità immobiliare.

Dal 17 febbraio 2023, non è più possibile optare per sconto in fattura o cessione del credito. Dunque, per i lavori che iniziano oggi, l’unica strada ammessa è quella della detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi (10 quote annuali di pari importo). Lo prevede, per adesso, il decreto-legge n. 11 del 16 febbraio 2023.

Come funziona

Il lettore, pertanto può avere, il bonus saracinesca 50%. Infatti, come si evince dalla guida bonus ristrutturazione dell’Agenzia Entrate, tra i lavori ammessi al beneficio rientrano anche quelli per

la nuova installazione di qualsiasi tipo di saracinesca o sostituzione di quella preesistente con innovazioni.

Il bonus sarà del 50% e sarà da godere in 10 quote annuali di pari importo. Questo significa che su una spesa, ad esempio, di 4.000 euro, il beneficio fiscale sarà di 2.000 euro.

Tali 2.000 euro si recuperano in dichiarazione dei redditi in 10 anni (200 euro ogni anno).

Il requisito del pagamento con bonifico ad hoc

Anche per avere il bonus saracinesca, così come gli altri bonus casa, è sempre indispensabile che il pagamento della spesa sia fatto con bonifico parlante, ossia quello da cui devono evincersi:

  • la causa di versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del DPR 917/1986)
  • codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.

Attenzione ad eventuali errori nella compilazione del bonifico. Se si sbaglia la causale, indicando quella di altri bonus edilizi, la detrazione non è persa. Il problema, invece, si pone se l’errore commesso non permetterà alla banca/posta si fare correttamente la ritenuta dell’8% a cui sono soggetti questi tipi di bonifici.

In tale ipotesi si può salvare la detrazione ripetendo il bonifico in modo corretto. Oppure se non si riesce a ripeterlo è necessario farsi rilasciare dall’impresa/fornitore una dichiarazione in cui quest’ultima attesa che l’operazione è stata correttamente contabilizzata.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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