La BCE alza i tassi dello 0,50% e sconfessa le previsioni dei mercati alla vigilia

La Banca Centrale Europea (BCE) ha ignorato l'allarme dei mercati e ha alzato i tassi d'interesse dello 0,50%.
2 anni fa
1 minuto di lettura
Decisioni BCE sui tassi d'interesse al board 16 marzo 2023

La Banca Centrale Europea (BCE), al termine della riunione del board per la seconda volta da inizio anno, ha annunciato di avere aumentato i tassi d’interesse dello 0,50%. Nel dettaglio, il tasso sui depositi bancari sale dal 2,50% al 3%. Il tasso di riferimento è portato dal 3% al 3,50% e il tasso di rifinanziamento marginale dal 3,25% al 3,75%. La decisione era nell’aria alla vigilia, data la scarna discesa dell’inflazione nell’Area Euro a febbraio, sebbene nelle ultime ore sembrava scontato che l’istituto avrebbe alzato i tassi solo dello 0,25%.

Gli eventi di questi giorni si pensava che avrebbero persuaso il board ad adottare un atteggiamento più prudente. I crac bancari negli Stati Uniti e il salvataggio di Credit Suisse ad opera della Banca Nazionale Svizzera non hanno lasciato indifferente Francoforte, che monitora la situazione sui mercati.

Adesso, la BCE si attende un’inflazione media del 5,3% quest’anno, al 2,9% nel 2024 e al 2,1% nel 2025. L’inflazione di fondo salirebbe al 4,6% quest’anno, per scendere al 2,5% nel 2024 e al 2,2% nel 2025. Quanto alla crescita del PIL nell’Area Euro, le previsioni sono per l’1% quest’anno, seguito dall’1,6% sia nel 2024 che nel 2025. Ulteriori informazioni saranno rese note in conferenza stampa dal governatore Christine Lagarde, a partire dalle ore 14.45.

Dalla lettura del comunicato post-board emerge che sui tassi BCE non esiste più alcuna “forward guidance” relativa alle prossime mosse dell’istituto. Forse è per questo che la reazione dei mercati per il momento risulta essere di scarsa intensità. Francoforte non si sarebbe legata le mani sui prossimi appuntamenti. A fronte di un aumento dei tassi superiore alle ultime previsioni, potremmo avere assistito realmente alla conclusione della stretta monetaria o giù di lì.

 

 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Dichiarazione redditi 2022 omessa
Articolo precedente

Dichiarazione redditi 2022 omessa, cosa puoi fare oggi?

Pensioni Ape sociale, si può fare domanda già adesso per chi ci va a gennaio o febbraio?
Articolo seguente

Ape Sociale: quali sono i contributi validi per andare in pensione a 63 anni