Doppio bonus non vedenti, come averlo in dichiarazione redditi

Un doppio bonus non vedenti che può aversi solo in dichiarazione dei redditi nella forma del rimborso o compensazione
2 anni fa
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bonus non vedenti

Ci sono bonus non vedenti, ossia riservati ai ciechi, che possono aversi solo presentando la dichiarazione dei redditi. Quindi, sono bonus che presuppongono la denuncia al fisco dei propri redditi e che permettono di abbattere l’IRPEF dovuta così da avere un minor debito d’imposta e, quindi, maturare un credito (da chiedere a rimborso oppure in compensazione).

Un bonus non vedenti che si concretizza in una detrazione del 19% e un bonus non vedenti che si concretizza in una detrazione “forfettizzata” (quindi non calcolata sulle spese effettivamente sostenute).

I non vedenti, ricordiamo, sono le persone colpite da cecità assoluta, parziale, o che hanno un residuo visivo non superiore a un decimo ad entrambi gli occhi con eventuale correzione. La definizione esatta è contenuta agli artt. 2, 3 e 4 della legge n. 138 del 2001.

Bonus non vedenti: detrazione 19%

Un primo bonus non vedenti è la detrazione del 19% riconosciuta a fronte di spese sostenute per l’acquisto dei cani guida.

Lo sgravio fiscale spetta una sola volta in un periodo di 4 anni, salvo i casi di perdita dell’animale. Quindi, se l’acquisto del cane è avvenuto nel 2022 e poi si acquista un altro cane guida nel 2023, il bonus non si può avere anche sul secondo cane, tranne il caso in cui il primo cane non ci sia più.

Non è previsto alcun limite di spesa. Quindi, la detrazione si applica su tutto l’onere sostenuto. Il bonus non vedenti per l’acquisto del cane guida può averlo il non vedente stesso (se è lui a sostenere la spesa) oppure il familiare (ad esempio genitore) di cui il non vedente è fiscalmente a carico.

Condizione fondamentale è che la spesa risulti pagata con strumento tracciabile (quindi, non contanti, ma bonifico, carte di credito o debito, assegno, ecc.). Per avere il bonus non vedenti cane guida, la spesa si indica al rigo E5 del Modello 730 o RP5 del Modello Redditi Persone Fisiche.

Bisogna avere anche la ricevuta di acquisto.

Altra precisazione è che si può decidere di godere della detrazione in unica soluzione o in quattro quote di pari importo.

La detrazione forfettizzata di 1.000 euro

Il cane guida una volta acquistato deve essere anche mantenuto e tale mantenimento comporta altre spese. Ecco, quindi, l’altro bonus non vedenti, ossia la detrazione forfetizzata di 1.000 euro per le spese di mantenimento del cane guida.

Dall’anno d’imposta 2020 la fruizione di questa detrazione varia in base all’importo del reddito complessivo. In particolare:

  • la detrazione spetta per intero ai titolari di reddito complessivo fino a 120.000 euro
  • in caso di superamento del predetto limite, il credito decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo pari a 240.000 euro.

Per la verifica del limite reddituale si tiene conto anche dei redditi assoggettati a cedolare secca. La detrazione forfettizzata si gode al rigo E81 del Modello 730 o rigo RP82 del Modello Redditi Persone Fisiche. Inoltre, a differenza della detrazione per l’acquisto del cane guida, questa detrazione non necessita di essere documentata. Deve essere documentato solo il regolare possesso del cane e non la spesa di mantenimento.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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