“La domanda più imbarazzante che uno ti possa fare è chiederti chi sei?, mentre il fisco ti chiede esplicitamente cos’hai?“, afferma Franco Lissandrin. Ogni anno, in effetti, attraverso la dichiarazione dei redditi l’Agenzia delle Entrate ci chiede di comunicare tutti i redditi e patrimoni in nostro possesso, per poi poter definire quante tasse, eventualmente, dover pagare.
Un obbligo che non fa sempre piacere, soprattutto quando il risultato finale sono altre tasse da dover pagare. Come spesso accade quando si tratta di rapporti con la burocrazia, però, oltre al bastone vi è anche la carota.
Dichiarazione dei redditi: quali agevolazioni per i disabili nel 2023?
I soggetti con disabilità e i famigliari di cui risultano fiscalmente a carico possono beneficiare di alcune agevolazioni in fase di dichiarazione dei redditi. Tra queste si annoverano le spese sanitarie che, se appositamente indicate nel rigo E3, permettono di ottenere una detrazione del 19%. Tra le spese per cui è possibile beneficiare di tali agevolazioni si annoverano anche quelle per l’accompagnamento, la deambulazione, la locomozione e il sollevamento dei disabili.
In tale ambito si annoverano le poltrone per inabili e minorati non deambulanti. Eventuali spese per il trasporto in ambulanza oppure l’acquisto di arti artificiali per la deambulazione e rampe per eliminare le barriere architettoniche.
Vi sono anche delle spese che devono essere indicate nel rigo E4. Si tratta di quelle inerenti l’acquisto di autoveicoli e motoveicoli, per cui si ha diritto a una detrazione pari al 19% del costo sostenuto, su una spesa massima di 18.075,99 euro. Questo a patto che il mezzo venga utilizzato prevalentemente a favore della persona con disabilità.
Grazie alla dichiarazione dei redditi è possibile beneficiare della detrazione anche per altre spese che si rivelano essere molto importanti per le persone disabili. In particolare al rigo E5 è possibile indicare le spese sostenute per il cane guida destinato ai non vedenti. Al rigo E25, invece, deve essere indicato l’importo delle spese mediche generiche e di quelle di assistenza specifica necessarie in presenza di un’invalidità permanente o menomazione.
Tra queste si annoverano assistenza infermieristica e riabilitativa. Per finire si ricorsa che se una persona ha sostenuto, nel corso del 2022, spese per l‘eliminazione delle barriere architettoniche, allora ha diritto a una detrazione pari al 75% della spesa sostenuta. Quest’ultima può essere ripartita in cinque rate annuali di pari importo.