Ape Sociale 2023, ultima settimana per presentare domanda di pensione

Scade il 31 marzo 2022 la presentazione della domanda con Ape Sociale. Cosa c’è da sapere per andare in pensione anticipata.
2 anni fa
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ape sociale

Chi ha intenzione di andare in pensione anticipata con Ape Sociale non deve perdere tempo. Scade il prossimo 31 marzo 2023 il termine per la prima finestra utile per uscire dal lavoro a 63 anni. Ne seguiranno altre, ma questa è la più importante.

L’istanza è volta ad ottenere il riconoscimento dei requisiti per l’accesso ad Ape Sociale e non subito la pensione. L’Inps ha tempo un mese per dare risposta e, di conseguenza, alla eventuale liquidazione della prestazione.

Domanda entro il 31 marzo per andare in pensione con Ape Sociale

Come noto, l’Ape Sociale non è proprio un trattamento di pensione.

Ma una indennità economica, erogata dall’Inps sulla base dei contributi versati dal lavoratore e che viene corrisposta fino al raggiungimento dell’età pensionabile.

Ma chi può fruire di Ape Sociale? L’anticipo pensionistico è rivolto a determinati lavoratori che si trovano in condizioni di svantaggio sociale. Quindi ne beneficiano solo persone fragili o comunque coinvolte in situazioni di fragilità familiare. Oltre ai lavoratori usuranti specificatamente individuati dalla legge.

Ape Sociale è concessa al raggiungimento di tre requisiti essenziali da raggiungere entro il 2023: 1) 63 anni di età; 2) 30 anni di anzianità contributiva (36 per i lavoratori gravosi); 3) una delle seguenti condizioni di disagio sociale:

  • essere in stato di disoccupazione;
  • assistere da almeno sei mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità:
  • essere riconosciuto invalido dalle commissioni di invalidità civile almeno al 74%;
  • svolgere alla data della domanda di Ape sociale da almeno 6 anni in via continuativa una o più delle attività gravose previste dalla legge (in questo caso servono 36 anni di contributi).

Presentazione della richiesta e verifiche

Esistono tre archi temporali (finestre) di verifica dei requisiti: dal 1 gennaio al 31 marzo (istanza tempestiva), dal 1 aprile al 15 luglio e dal 16 luglio al 30 novembre (istanza tardiva). La prestazione è erogata a valere su apposito fondo stanziato ogni anno presso l’Inps in base alle previsioni di spesa.

Perciò chi presenta per primo la domanda di Ape Sociale ha più possibilità che sia liquidata subito. Una volta espletate le pratiche di verifica, l’ente di previdenza comunica:

  1. a) il riconoscimento delle condizioni indicando la prima decorrenza utile se è sufficiente la copertura finanziaria rispetto al monitoraggio,
  2. b) il riconoscimento delle condizioni con differimento dell’Ape in caso di insufficiente copertura finanziaria. In questa ipotesi solo dopo il monitoraggio sarà comunicata la data utile,
  3. c) il rigetto della domanda se non sussistono i requisiti.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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