L’Inps ha elaborato i pagamenti delle pensioni del mese di aprile il cui cedolino è già consultabile online. La data bancabile, come sempre è il 1 giorno del mese lavorativo, quindi il 1 aprile 2023.
Tuttavia essendo un sabato la data di riscossione per il pensionato cambia. Per gli uffici postali non c’è problema perché il sabato mattina sono sempre aperti. Mentre per le banche bisogna attendere lunedì 3 aprile per poter incassare la pensione, dato che li sportelli sono generalmente chiusi.
Calendario dei pagamenti in Posta
Si ricorda che chi percepisce la pensione in contanti presso gli uffici postali il calendario da rispettare sarà il seguente in base alle inziali del proprio cognome:
- sabato 1 aprile per i cognomi dalla A alla B;
- lunedì 3 aprile per i cognomi dalla C alla D;
- martedì 4 aprile per i cognomi dalla E alla K;
- mercoledì 5 aprile per i cognomi dalla L alla O.
- giovedì 6 aprile per i cognomi dalla P alla R;
- venerdì 7 aprile per i cognomi dalla S alla Z;
Ricordiamo anche che è sempre possibile farsi consegnare la pensione a domicilio per chi la ritira in contanti presso gli uffici postali.
Il servizio è rivolto solo ai cittadini over 75 ed è gratuito. Funziona attraverso l’istituto della delega ai Carabinieri, purché il pensionato non abbia già delegato altre persone o familiari. Per poter usufruire di tale servizio, rivolto soprattutto a persone sole e in difficoltà, è necessario prendere contatti con Poste Italiane al numero verde 800556670 oppure presso l’ufficio di zona.
Conguagli e trattenute sulla pensione di aprile
Con l’assegno della pensione di aprile 2023 – ricorda l’Inps in una nota – oltre all’Irpef mensile e alle addizionali locali a titolo di acconto, sono trattenute a conguaglio le addizionali regionali e comunali relative al 2022. Si tratta di operazioni automatiche che sono effettuiate ogni anno in base ai redditi e alle risultanze dell’anagrafe tributaria.
Nel caso in cui il rateo di pensione mensile non fosse abbastanza capiente per il recupero integrale del conguaglio di imposta a debito, il recupero prosegue sulle mensilità successive fino al recupero totale.
Tutti i pensionati che, a seguito dell’applicazione del conguaglio a debito, abbiano subito la riduzione o l’azzeramento della pensione possono acquisire il dettaglio delle operazioni di calcolo accedendo al servizio “MyINPS”. O al cedolino di pensione visualizzandolo nella sezione dedicata ai conguagli Irpef.
Sono escluse da questi conteggi le prestazioni di invalidità civile, le pensioni e gli assegni sociali, le prestazioni non assoggettate alla tassazione per particolari motivazioni.