All’interno della gamma di Certificati di Investimento emessi da Intesa Sanpaolo ne balza all’occhio uno di recente emissione, che consente di investire indirettamente su 3 società americane appartenenti al macro-settore tecnologico.
A fronte di un impiego di denaro limitato è infatti possibile investire su un portafoglio azionario di 3 aziende americane tecnologiche ma core businesses differente. Inoltre, cosa molto importante è l’assoluta efficienza della fiscalità degli Investment Certificates, per maggiori info si legga anche: Recupero Minusvalenze? Sfrutta l’efficienza della fiscalità dei certificati, spunti operativi
Informazioni sul portafoglio sottostante
In questo caso, i sottostanti del certificato di Barclays quotati in America, sono rappresentati da: Amazon (AMZN), Advanced Micro Devices (AMD) e Apple (AAPL).
- Le 3 aziende hanno core business differente ma rimangono all’interno della tecnologia per il loro sforzo technology intensive.
- Inoltre solo tutte e 3 possiedono una quantità di informazione storica sufficiente per analizzare, su stampo quantitativo, i bilanci o quale sia il processo stocastico che muove fondamentalmente il prezzo dei sottostanti analizzati, potendo ad esempio notare eventuali cambiamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.
- E’ poi possibile individuare una caratteristica molto interessante e tipica delle aziende il cui valore di mercato è influenzato dall’uscita di news/ufficialità/stime/bilanci trimestrali. In altre parole gli effetti indotti da queste news provocano degli spike al rialzo/ribasso, che poi vengono drenati in seguito grazie alle valutazione del “fair value” (analisi fondamentale). Sarebbe interessante analizzare il comportamento del valore di mercato in ottica event study analysis, e quindi la presenza di eventuali extra-rendimenti intorno alla finestra temporale di riferimento (in presenza dei bilanci trimestrali/stime ed analisi/ufficialità ecc).
- Per quanto riguarda il rischio sistematico, il ß, è possibile dire questo. Attualmente la metrica viaggia a +1,25 per Amazon, mentre per Apple e AMD si attesta rispettivamente a +1,30 e +1,95; quindi si può dire di avere un portafoglio in media aggressivo nei confronti del benchmark (+1,50), ossia che produce performance mediamente più che proporzionali rispetto al mercato di riferimento.
- Sul fronte della volatilità implicita AMD, con una volatilità implicita media intorno ai 49 punti percentuali; seguono Amazon e Apple rispettivamente a circa il 39% e 26%. Ciò ha giovato al tandem emittente-strutturatore (costruzione del certificato in termini di costi del pool opzionale sottostante), mentre l’investitore deve valutare: composizione sottostante del cross-asset structured product, livelli di redditività potenziale, conservatività della protezione applicata, scadenza ecc.
Si passa ora ad esplicare il meccanismo di base del certificato (estrapolato mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo estrapolabili anche dal sito per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).
Intesa Sanpaolo Certificati Memory Cash Collect: struttura del certificate
Di seguito la struttura del certificato targato Intesa Sanpaolo:
- Barriera europea di protezione sul capitale pari al 65% dei valori iniziali
- Trigger cedole al 65% dei valori iniziali
- Cedole trimestrali condizionate del 4,47% (max 17,88% annuo) con effetto memoria
- Autocall trigger trimestrale osservabile dal 2° trimestre (dal 18.09.2023) e pari al 100% dei valori iniziali
- Opzione quanto che neutralizza il tasso di cambio
- Valore nominale unitario di 100 Eur
- Prezzo lettera rilevato a circa 100,70 Eur – intorno alle 11:25 del 30.03.2023 –
Intesa Sanpaolo Certificati Memory Cash Collect: funzionamento del payoff
Questo Certificato è stato emesso da Intesa Sanpaolo il 22.03.2023, ha data di valutazione finale posta al 19.03.2026 (scadenza/liquidazione 23.03.2026), è negoziato su SeDeX ed ha un valore nominale di 100 Euro.
Meccanismo cedolare
Il certificato in questione paga dunque un flusso periodico trimestrale di 4,47 Euro se ogni sottostante non scende oltre il trigger delle cedole, posto al 65% dei valori iniziali; in caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola, che però viene immagazzinata in memoria e pagata assieme a tutte quelle eventualmente non pagate in precedenza quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando tutti i sottostanti risalgono sopra il trigger in una delle date di valutazione successive.
Meccanismo di rimborso anticipato automatico: Autocall
Inoltre il meccanismo Autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, grazie all’autocall trigger trimestrale, a partire dal 2° trimestre e pari al 100% dei valori iniziali:
- se il prezzo di ogni sottostante è pari o superiore all’autocall trigger il certificato rimborsa il valore nominale più la cedola del trimestre in questione (e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria);
- in caso contrario la vita del prodotto continua.
Scadenza
A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:
- Se ogni sottostante non scende la barriera europea posta al 65% dei valori iniziali (stessa entità del trigger cedolare), il certificato paga il nominale più l’ultima cedola -e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria-; in altre parole si otterrebbero 12 cedole più il nominale, ossia 153,64 Euro.
- in caso contrario il certificato replica linearmente la performance del sottostante peggiore (ossia con valore peggiore rispetto a quello iniziale, anche detto Worst Of, WO), pagando un valore pari al valore nominale del certificato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) del suddetto sottostante
Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.
Da notare l’assenza dell’opzione quanto: i titoli su cui è scritto il certificato sono denominati in USD, quindi il prodotto rimborsa sempre importi in USD, lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.
Il portafoglio sottostante
La situazione attuale sul portafoglio sottostante – di questo Certificato targato Intesa Sanpaolo – è la seguente:
- AMD: valore iniziale (97,58 USD), Barriera/trigger cedola (63,427 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 29.03.2023 a 96,09 USD, pari al 98,47% del valore iniziale)
- Apple: valore iniziale (157,83 USD), Barriera/trigger cedola (102,5895 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 29.03.2023 a 160,77 USD, pari al 101,86% del valore iniziale)
- Amazon: valore iniziale (97,8 USD), Barriera/trigger cedola (63,57 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 29.03.2023 a 100,25 USD, pari al 102,51% del valore iniziale)
Per ora il WO è rappresentato da AMD.
Analisi dinamico-oggettiva
In base alle quotazioni attuali del WO, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di circa 100,70 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante WO dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %) a parità di condizioni sugli altri sottostanti:
Se il certificato non si è estinto anticipatamente paga il nominale più l’ultima cedola condizionata, ottenendo 104,47 euro, se il sottostante WO non scende oltre il 33,99% dall’attuale quotazione. Considerando l’effetto memoria il certificato pagherebbe 153,64 Euro, con un massimo rendimento potenziale lordo a circa 3 anni intorno al 52,57% rispetto il suddetto prezzo lettera.
In caso contrario, se il WO scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un valore sostanzialmente uguale rispetto all’investimento diretto sul WO stesso. In altre parole il certificato quota sulla componente lineare.