Assegno unico, cosa fare se il genitore richiedente muore?

Dall’INPS le istruzioni su come comportarsi in caso di morte del genitore richiedente l’assegno unico figli a carico
2 anni fa
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assegno unico

In settimana l’INPS ha fornito un importante chiarimento in tema di assegno unico figli a carico. In particolare ha trattato il caso in cui dopo la domanda presentata dal genitore, quest’ultimo viene a mancare per decesso. Quindi, come fare per trasferire il pagamento dell’assegno all’altro genitore rimasto in vita.

Ricordiamo, innanzitutto, che l’assegno unico ha fatto il suo debutto a marzo 2022 in sostituzione dell’assegno familiare per i figli e in sostituzione della detrazione fiscale per i figli fino a 21 anni di età.

La prestazione è pagata direttamente dall’INPS mensilmente (quindi non più in busta paga) e va da marzo a febbraio dell’anno successivo. Per il primo anno è stato necessario fare domanda. Invece, per l’assegno che va da marzo 2023 a febbraio 2024 non bisogna ripresentare la richiesta ma basta rinnovare l’ISEE. L’importo dell’assegno unico, ricordiamo, dipende proprio dall’ISEE. Devono però fare domanda coloro che richiedono l’assegno per la prima volta o coloro che non lo hanno ricevuto prima.

Chi deve fare domanda

La domanda assegno unico figli a carico la fa il genitore. È sufficiente che la faccio uno solo di essi. L’assegno spetta al 50% ciascuno ma si può indicare che il pagamento sia fatto per intero al genitore richiedente.

Ricordiamo anche che la prestazione spetta per:

  • ogni figlio a carico di minore età;
  • per ogni figlio maggiorenne a carico fino a 21 anni di età, a condizione che in capo al figlio stesso sia rispettata una delle seguenti condizioni:
    • frequenza di un corso di formazione scolastica o professionale ovvero di un corso di laurea
    • svolgimento di un tirocinio ovvero di un’attività lavorativa e possesso di un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui
    • registrazione come disoccupato e in cerca di lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego
    • svolgimento del servizio civile universale;
  • per ogni figlio disabile a carico, senza limiti di età.

Per figlio a carico, qui si intendono quelli che fanno parte del nucleo familiare ai fini ISEE.

L’assegno unico quando muore il genitore

Nel Messaggio INPS 1256 del 3 aprile 2023, è stato precisato che nei casi di decesso del genitore richiedente l’assegno unico o decesso di entrambi i genitori è possibile presentare domanda di subentro come “genitore affidatario”, “tutore del figlio” o “figlio maggiorenne”.

Chi subentra, dice l’INPS, potrà presentare una nuova domanda inserendo i dati del figlio. La procedura riconoscerà in automatico che si tratta di figlio di genitore deceduto, la cui domanda è decaduta d’ufficio, e permetterà al subentrante di presentare l’istanza.

Se a mancare è l’atro genitore (ossia quello non richiedente l’assegno unico) il tutto sarà gestito d’ufficio con l’automatico aggiornamento degli importi, senza la necessità che sia presentata un’ulteriore domanda.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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