Quanto prende di pensione un bidello? Importi medi ed esempi pratici di calcolo della rendita

A quanto ammonta la pensione dei collaboratori scolastici (bidelli). Importo medio e calcolo della rendita in base all’età.
2 anni fa
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Quanto prende di pensione un bidello? I collaboratori scolastici, al pari degli insegnanti, degli educatori e dei presidi, sono dipendenti pubblici e quindi la loro pensione, così come la retribuzione, sono noti.

Ovviamente l’importo varia in base all’età anagrafica di uscita e al montante contributivo. Cioè agli anni di lavoro prestati al servizio del Miur. Bisogna poi tenere conto del tipo di rapporto di lavoro, se a tempo pieno o parziale, se a tempo indeterminato o determinato e di eventuali periodi di Naspi.

L’importo della pensione dei bidelli

Non è quindi facile fare una stima media della pensione di un bidello. Dipende da molti fattori, come detto: l’età anagrafica, il numero dei contributi versati, il rendimento del montante contributivo e il tipo di pensione che si chiede di liquidare.

Un bidello che ha iniziato a lavorare dopo il 1996, ad esempio, prenderà una pensione calcolata con il sistema contributivo puro. Viceversa chi può far valere anni di lavoro antecedenti a tale anno avrà diritto a una pensione calcolata anche col sistema retributivo per i rispettivi anni di competenza. Quindi più alta.

Idem per le bidelle che decidono di lasciare il servizio in anticipo con Opzione Donna. Il calcolo della pensione avviene interamente col sistema contributivo che per molte risulta penalizzante se si possiedono molti anni di contributi versati prima del 1996.

In media, comunque, l’importo della pensione dei collaboratori scolastici è di circa a 1.170 euro al mese considerando la recente rivalutazione degli assegni. Corrisponde a una rendita netta di circa 900 euro al mese per tredici mensilità.

Un esempio pratico

La cifra si riferisce alla media delle pensioni dei bidelli erogate dall’Inps nel 2021. Esse sono calcolate sulla base di un montante contributivo di 230 mila euro (40 anni di contributi) a cui è applicato il relativo coefficiente di trasformazione per l’età anagrafica di 67 anni (5,723%).

Senza tenere in considerazione il calcolo retributivo che inciderebbe, oggi, per meno di un terzo sulla prestazione finale e poco cambierebbe nella sostanza.

La media è il risultato di chi prende di più e di chi prende di meno. Tuttavia la tendenza col passare degli anni è quella di un abbassamento dell’importo della pensione per effetto dell’introduzione delle uscite anticipate. Chi lascia la scuola con Opzione Donna, ad esempio, prende mediamente 920 euro al mese.

L’importo medio delle pensioni di vecchiaia dei bidelli risulta tuttavia in linea a quello generale delle pensioni liquidate dall’Inps ai lavoratori nel 2022, cioè 1.153 euro al mese. Cifra che riassume il valore di tutte le prestazioni pagate nell’anno.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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