Rottamazione delle cartelle, scadenza imminente, niente proroga e perché meglio non aspettare il 30 aprile

Rottamazione delle cartelle, scadenza imminente, niente proroga e perché meglio non aspettare il 30 aprile
2 anni fa
2 minuti di lettura
rottamazione cartelle
Foto © Licenza Creative Commons

Ormai è da mesi che la l’Agenzia delle Entrate Riscossione ha aperto la procedura per presentare le domande di definizione agevolata delle cartelle esattoriali. Parliamo naturalmente della rottamazione delle cartelle, una misura che vista la proporzione dei contribuenti italiani indebitati con il fisco, interessa molte persone. Dal momento che si tratta di una domanda telematica che un contribuente può presentare sia in area libera che con accesso mediante le credenziali Spid, Cie o Cns, per la rottamazione niente proroga. Nessuno slittamento di data dovrebbe essere previsto.

E soprattutto, è sempre consigliabile produrre istanza per tempo senza attendere gli ultimi istanti. Come la stessa Agenzia delle Entrate suggerisce.

“Volevo chiedervi una delucidazione relativa alla mia domanda di definizione agevolata. Mia sorella ha diverse cartelle esattoriali a suo carico e dovrebbe presentare domanda. Ma per questioni di famiglia tornerà in Italia solo a fine aprile e vorrebbe aspettare per presentare domanda, verificando prima i suoi debiti e calcolando bene cosa fare. Mi chiedo se effettivamente siano vere le voci che sottolineano come la scadenza vera della domanda non sia il 30 aprile perché è una domenica. Ed essendoci dopo la festa dei lavoratori, ci sarà possibilità di presentare domanda anche il 2 maggio. Secondo voi è davvero così?”

Occhio ai problemi delle domande di rottamazione se si presentano last minute

Chi è avvezzo alla tecnologia lo sa benissimo che spesso siti internet, portali e soprattutto procedure telematiche che riguardano domande nei confronti della pubblica amministrazione possono avere seri problemi quando molti utenti contemporaneamente si collegano. A memoria ci vengono in mente le domande per il bonus che lo Stato ha erogato durante la fase di grave crisi economica è di picco della pandemia. Per esempio il bonus alle partite IVA fece andare in crash il sistema perché le domande furono impostate con la formula del click day.

Tutti insieme per presentare domanda, come accaduto anche per il bonus ai disoccupati, non possono non produrre problemi tecnici sui siti di riferimento.

Questo vale per il portale dell’INPS, per quello dell’Agenzia delle Entrate e per qualsiasi altro portale. L’esperienza dice questo. Probabilmente succederà così anche per le domande di rottamazione delle cartelle esattoriali. Anche se ormai da settimane la possibilità di presentazione delle domande ormai avviata, ha sicuramente alleggerito il numero dei contribuenti interessati, ridursi alle ultime ore per produrre istanza può essere un errore.

Basta una anomalia o un problema di qualsiasi genere e se non si riesce a produrre istanza si perde il diritto a godere della sanatoria.

Rottamazione: Niente proroga o slittamenti, la domanda scade di domenica

La rottamazione delle cartelle offre interessanti vantaggi ai contribuenti. Per questo meglio fare le cose per bene e seguire i consigli. Perché lo sconto di sanzioni e interessi sulle cartelle, che è tanto più vantaggioso quanto più vecchie sono queste cartelle, è un primo vantaggio. Ma non è l’unico. Infatti con l’adesione alla definizione agevolata è possibile anche pagare a rate e in 5 anni di tempo. La rottamazione delle cartelle offre una dilazione in massimo 18 rate trimestrali a scadenze prefissate.

Si paga il 31 luglio e il 30 novembre 2023 e poi 4 rate all’anno dal 2024 al 2027, esattamente entro il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio ed il 30 novembre. Benefici evidenti che verrebbero meno per chi non rispetta la scadenza. Che è quella originariamente fissata. Le istanze vanno presentate tassativamente entro il 30 aprile 2023. Nonostante questa giornata sia una domenica, per la rottamazione niente proroga. Molti, tra cui il nostro lettore, pensavano che come accade per altre scadenze, si passasse al primo giorno lavorativo. Infatti, dal momento che anche il primo maggio è un festivo (festa dei lavoratori nda), qualcuno potrebbe pensare a uno slittamento della scadenza al 2 maggio, ovvero al primo giorno lavorativo successivo.

Dal momento che la rottamazione delle cartelle è una domanda telematica scollegata dalle giornate di apertura degli uffici della pubblica amministrazione, il fatto che la scadenza coincida con un festivo non cambia nulla. La scadenza era e resta fissata al 30 aprile. E’ anche vero che non sempre l’orientamento delle Entrate è stato questo, anche di fronte alle scadenze telematiche (vedi dichiarazione dei redditi). Una confusione quella generata che ha spinto anche noi a dare come molto probabile la scadenza posticipata al primo giorno lavorativo successivo.

 

 

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Pensioni anticipate ordinarie nel 2025, l’età non conta, ecco la guida
Articolo precedente

In pensione 5 anni prima dopo soli 6 anni di lavoro: ecco in quale settore

cessione del credito lavori non iniziati
Articolo seguente

Cessione del credito lavori non iniziati, basta il preventivo con data prima del 17 febbraio 2023?