“Affidare l’orologio della propria vita nelle mani di un figlio, in un pomeriggio di giochi: quando lo si riprende è di nuovo luminoso e segna tutti i secondi“, afferma Fabrizio Caramagna. Trascorrere del tempo con i propri figli è indubbiamente importante e soprattutto fonte di felicità. Qualsiasi attimo al loro fianco, infatti, si trasforma in un’emozione unica nel suo genere, difficile da poter descrivere a parole.
Alle prese con i vari impegni quotidiani, però, non sempre si riesce a stare molto tempo con loro.
Bonus nido, più tempo per i ritardatari ma intanto chi è stato puntuale aspetta i soldi
Il bonus asilo nido si presenta come un sostegno ai nuclei famigliari che pagano la retta per la frequenza di tali strutture. A poter presentare domanda per tale agevolazione è il genitore che paga le rette inerenti la frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati. In alternativa si ha diritto a tale contributo anche per l’utilizzo di forme di supporto presso la propria casa a favore di bambini, al di sotto dei tre anni, con gravi patologie croniche.
Tale contributo viene pagato dopo la presentazione dei documenti attestanti l’avvenuto pagamento delle rette. A tal proposito giungono importanti novità da parte dell’Inps che con il messaggio numero 1346 dell’11 aprile 2023 ha reso noto che:
“Per le domande presentate lo scorso anno e riferite alle mensilità comprese tra gennaio 2022 e dicembre 2022, il termine per la presentazione delle ricevute corrispondenti ai pagamenti delle rette (non allegate all’atto della domanda), era stato fissato al 1° aprile 2023 (cfr. il messaggio n. 925 del 25 febbraio 2022). Con il presente messaggio si comunica che il predetto termine è prorogato al 30 giugno 2023“.
Sempre nel messaggio in questione, inoltre, viene sottolineato che l’invio di tale documentazione deve avvenire esclusivamente con modalità telematica.