Bonus in busta paga per la festa dei lavoratori

Chi lavora il giorno della festa dei lavoratori ha diritto ad un bonus in busta paga. Ecco come funziona e cosa c'è da aspettarsi.
2 anni fa
1 minuto di lettura
La pensione casalinghe
Foto © Licenza Creative Commons

Maggio viene ardito e bello con un garofano all’occhiello, con tante bandiere nel cielo d’oro per la festa del lavoro“, scriveva Gianni Rodari. Manca davvero poco all’arrivo del mese di maggio che, anche quest’anno, inizierà con un’importante celebrazione, ovvero la festa dei lavoratori. Celebrata in tutto il Paese, tale festa vuole ricordare l’importanza di salvaguardare i lavoratori e migliorare le condizioni lavorative. Il tutto sottolineando l’impegno e la necessità di garantire a tutti i cittadini gli stessi diritti e doveri.

Oltre all’aspetto ideologico, però, bisogna fare i conti anche con questioni di carattere pratico. Innanzitutto la messa in campo di azioni mirate a favorire l’accesso del mondo del lavoro a tutti coloro che lo desiderano, rispettando ogni persona che ha diritto a percepire una retribuzione adeguata e in linea con l’attività svolta. Proprio soffermandosi su quest’ultimo aspetto è bene sapere come viene conteggiata la Festa del lavoro in busta paga e se si ha diritto o meno ad un’entrata extra. Ecco come funziona.

Bonus in busta paga per la festa dei lavoratori

Chi ha lavorato a Capodanno ha beneficiato di un bonus in busta paga. Questo discorso vale anche per la Festa dei lavoratori che avrà luogo il prossimo 1 maggio 2023? Ebbene, la risposta è positiva. In occasione di questa giornata, infatti, i lavoratori possono beneficiare di un bonus aggiuntivo in busta paga, indicata con una voce ad hoc. Entrando nei dettagli si ha diritto ad un importo corrispondente a una giornata lavorativa in più nello stipendio. A determinare l’importo finale, comunque, è il tipo di lavoro svolto.

Teoricamente ogni lavoratore può non lavorare il prossimo 1 maggio dato che si tratta di un giorno festivo. Il tutto senza rischiare di perdere il posto e vedendosi pagare regolarmente la giornata. Onde evitare spiacevoli sorprese, però, si deve controllare che non vi siano accordi diversi nel contratto individuale di lavoro.

Entrando nei dettagli si ricorda che quest’anno il 1° maggio cade di lunedì. Per questo motivo, nel caso in cui non si lavori, è considerata festività infrasettimanale goduta. In quanto tale il lavoratore ha diritto a vedersi pagare una giornata aggiuntiva. Se, invece, si tratta di un contratto di lavoro ad ore, la festività sarà pagata con un importo corrispondente a 1/6 dell’orario settimanale.

Nel caso in cui, invece, una persona decida  di lavorare anche il giorno della festa dei lavoratori, avrà diritto a una retribuzione maggiorata. L’importo di tale maggiorazione differisce a seconda del settore di impiego. Per stabilire a quanto ammonta si deve far riferimento a quanto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di settore.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

agenzia delle entrate rottamazione
Articolo precedente

Rottamazione cartelle. Due mesi in più per presentare domanda (nuovo comunicato MEF)

pensioni estero
Articolo seguente

Pensioni: trasferirsi all’estero per pagare meno tasse? Meglio restare in Italia