Lo hanno chiamato bonus occhiali o bonus vista ed è quella agevolazione introdotta da tempo ma rimasta sospesa per via degli atti di attuazione mancanti da parte del governo. Adesso però tutto in regola è la notizia della giornata riguarda la piattaforma da utilizzare le la misura. Una piattaforma che è disponibile, ma per il momento potranno utilizzarla soltanto i negozianti. Presto sarà attiva anche per il pubblico e per gli interessati all’agevolazione che così potranno godere del relativo bonus da 50 euro previsto dalla misura.
“Buonasera, lo scorso gennaio ho comprato gli occhiali da vita ad entrambi i miei figli ed ho conservato lo scontrino di spesa con cui dovevo recuperare il bonus occhiali da 50 euro a figlio. Ma non ho capito come lo pagano questo bonus. Non si possono fare le domande, il mio ottico non sa nulla e nemmeno il CAF a cui mi rivolgo per la dichiarazione dei redditi mi sa dare risposta. Non posso che chiedere a voi esperti se avete notizie più sicure al riguardo. Mi sorge il dubbio che l’agevolazione sia saltata.”
Al via la piattaforma per richiedere rimborso o voucher per il bonus occhiali 2023
Quella che a tutti gli effetti è una nuova piattaforma del Ministero della Salute è ufficialmente partita e riguarda il cosiddetto bonus occhiali 2023, o bonus vista 2023. Cambia il nome ma non la sostanza, perché si tratta della piattaforma che consentirà ai contribuenti di recuperare i promessi 50 euro di bonus che agevolavano l’acquisto degli occhiali da vista o delle lenti a contatto. Dopo il varo della misura, che deve i natali alla legge n° 30 del 2020, varata tra le tante misure a favore delle famiglie vessate dalla pandemia, ecco la novità attesa da tutti che consentirà a chi è interessato, a cambiare occhiali da vista o a dotarsi per la prima volta di strumenti di questo genere, di recuperare 50 euro sulla spesa sostenuta.
Il bonus occhiali 2023, ecco il via all’iniziativa
L’agevolazione sotto forma di contributo per l’acquisto di occhiali da vista e di lenti a contatto fa parte del novero di quelle misure nate a garantire l’accesso alla tutela della salute della vista a tutti. La crisi economica partita con la già citata pandemia e proseguita con la guerra in Ucraina rende qualsiasi bonus o agevolazione molto appetibili. E non poteva fare eccezione questa agevolazione per l’acquisto di strumenti correttivi della vista. La piattaforma già citata è attiva dallo scorso 20 aprile. Ma l’apertura riguarda al momento solo gli ottici ed i negozianti che devono di fatto iscriversi per l’abilitazione alla richiesta dell’agevolazione. Questo primo passo serve affinché i negozianti possano registrare i punti vendita aderenti all’iniziativa, così da consentire ai contribuenti di scegliere il negozio utile per godere dell’agevolazione. Infatti dopo la registrazione da parte degli esercenti, gli interessati potranno consultare sulla stessa piattaforma, i punti vendita che aderiscono e verificare quello più vicino a casa o che più piace per andare a sfruttare l’agevolazione.
Come ottenere il voucher e come va speso il buono occhiali da vista
Ricapitolando, si potrà finalmente recuperare ciò che il governo aveva promesso riguardo agli occhiali da vista. Sono sostanzialmente due i tipi di benefit richiedibili. O un voucher da poter consegnare al negoziante al momento dell’acquisto. Oppure un rimborso di quanto speso. Naturalmente il voucher riguarda chi la spesa non l’ha ancora sostenuta e che si appresta a comprare occhiali o lenti adesso.
Come si presenterà la domanda per ottenere il rimborso per chi ha già comprato lenti o occhiali
Per chi invece ha già effettuato l’acquisto, l’unica via è il rimborso. E l’interessato può prendere il rimborso solo se la spesa che ha sostenuta ricade tra il 1° gennaio 2021 ed il 4 maggio 2023. Il contribuente una volta che la piattaforma sarà attiva, dovrà presentare domanda. E l’istanza dovrebbe offrire 60 giorni di tempo dalla data di avvio della piattaforma che evidentemente è prevista per il 4 maggio 2023. Evidentemente sarà per il 3 luglio la data di scadenza delle richieste. Per ottenere il rimborso la domanda deve essere completa in ogni sua parte, e devono essere inseriti tutti i dati utili all’espletamento della pratica. Pertanto l’interessato nella domanda deve indicare anche i dati dell’esercente, cioè la ragione sociale e la partita IVA, e poi anche il numero della fattura, la data della fattura, l’importo speso. Naturalmente importanti sono anche i dati del richiedente, compreso l’IBAN del conto corrente dove arriveranno i soldi. Una volta presentata la domanda, si potrà correggere nei primi 7 giorni. Dall’ottavo giorno invece la domanda sarà definitiva.