Il nuovo BTp a 10 anni offre un rendimento sopra il 4,40%

Il Tesoro ha emesso ieri il nuovo BTp a 10 anni all'asta dei titoli di stato a medio-lunga scadenza. Rendimento al debutto sopra il 4,40%.
2 anni fa
1 minuto di lettura
Rendimenti asta BTp, ecco i risultati

Il Tesoro ha raccolto ieri 9 miliardi di euro, il massimo della forchetta fissata alla vigilia per l’asta dei titoli di stato a medio-lunga scadenza. Tre i bond offerti agli investitori. C’era l’ottava tranche del BTp a 5 anni, scadenza 1 aprile 2028 e cedola 3,40% (ISIN: IT0005521981) per 2,5 miliardi. Il titolo ha esitato un rendimento del 3,77% sulla base di un prezzo di aggiudicazione di 98,47 centesimi. E c’è stato anche il lancio del nuovo BTp a 10 anni, scadenza 1 novembre 2033 e cedola 4,35% (ISIN: IT0005544082).

L’importo offerto è stato di 5 miliardi, attirando offerte per 6,61 miliardi. Il prezzo esitato è stato di 99,85 centesimi, cioè leggermente sotto la pari come da nostra previsione. Il rendimento annuo lordo alla scadenza è risultato, quindi, del 4,42%.

Rispetto al decennale “benchmark” attuale con scadenza 1 maggio 2033, il premio offerto dal nuovo BTp è stato nell’ordine di 14 punti base o 0,14%. Come sappiamo, l’emissione di ieri offre una cedola annua lorda dello 0,05% più bassa dell’attuale decennale. Ciò lascia intendere che il Tesoro per i prossimi mesi si aspetti rendimenti tendenzialmente più bassi e non più alti su questo tratto della curva. Vedremo se avrà avuto ragione da qui alla fine dell’anno.

Nuovo BTp 10 anni con rendimento netto reale positivo

Dicevamo, i titoli offerti sono stati tre. Oltre al BTp a 5 anni e al nuovo BTp a 10 anni, c’è stata la terza tranche del CcTeu con scadenza 15 ottobre 2028 e cedola pari allo 0,80% più l’Euribor a 6 mesi (ISIN: IT0005534984). In questo caso, l’importo offerto è stato di 1,5 miliardi. Il prezzo esitato è stato di 99,24 centesimi, corrispondente a un rendimento annuo del 4,45% comprensivo dell’Euribor a 6 mesi. Al netto di tale componente, invece, il rendimento scende al 0,96%. Come segnalato in un articolo pubblicato alla vigilia dell’asta, ciò riflette l’attesa di un Euribor a 6 mesi medio del 2,80% da qui alla metà di ottobre del 2028.

Questo tasso di mercato è salito al 3,65%, il dato più alto dalla fine del 2008.

Tornando al nuovo BTp a 10 anni, siamo dinnanzi a un investimento impensabile fino a pochi anni fa. Al netto dell’imposta del 12,50%, l’obbligazionista riceverà un rendimento annuale superiore al 3,80%. Se la Banca Centrale Europea riuscirà a centrare il target d’inflazione del 2% nel medio termine, il rendimento netto reale sarebbe dell’1,80%. Anche immaginando che l’inflazione in Italia resti più alta del target nel medio termine, da qui alla scadenza è assai probabile che il nuovo BTp decennale riesca a generare un rendimento netto reale decisamente positivo. La tutela del potere di acquisto del capitale sarebbe salva.

[email protected] 

 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

sul tema OBBLIGAZIONI

eredita un'auto, ecco come fare
Articolo precedente

Documento unico di circolazione già obbligatorio? Ecco perché c’è chi rischia di circolare non in regola

Bond emergenti in valuta locale, monito senza precedenti del Fondo Monetario Internazionale
Articolo seguente

Bond emergenti più rischiosi in valuta locale dopo il monito del Fondo Monetario Internazionale