Definizione agevolata avvisi bonari. Esclusa per le rate attivate dopo il 1° gennaio (risposta Agenzia delle entrate n° 307-2023)

La definizione agevolata riguarda anche chi alla data del 1° gennaio stava pagando l'avviso con un piano di rateazione
2 anni fa
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definizione agevolata avvisi bonari

Non è ammessa la definizione agevolata degli avvisi bonari anche se il responso dell’istanza di autotutela con lo sgravio parziale sia stato recapitato a gennaio. In sintesi può essere così riassunto il parere espresso dall’Agenzia delle entrate con la risposta n° 307 del 27 aprile 2023.

La definizione agevolata riguarda anche gli avvisi bonari con rate in corso ossia attive al 1° gennaio 2023 rispetto alle quali non si è verificata alcuna causa di decadenza oltre i termini del lieve inadempimento.

Detto ciò, vediamo quali sono le indicazioni date dall’Agenzia delle entrate.

La definizione agevolata degli avvisi bonari

La definizione agevolata degli avvisi bonari è stata introdotta con i commi da 153 a 159 dell’art. 1 della Legge n. 197/2022, Legge di bilancio 2023.

Sono oggetto di definizione agevolata gli avvisi bonari da esiti controllo automatizzato delle dichiarazioni (articoli 36-bis del DPR n. 600 del 1973 e 54-bis del DPR n. 633 del 1972) relativi ai periodi d’imposta 2019, 2020 e 2021.

Il contribuente può sfruttare la possibilità offerta dalla Legge di bilancio 2023 solo se:

  • non sia scaduto il termine di pagamento ossia non siano decorsi trenta giorni dal ricevimento dell’avviso (90 gg in caso di avviso telematico all’intermediario) o della comunicazione definitiva, contenente la rideterminazione in sede di autotutela delle somme dovute, a seguito dei chiarimenti forniti dal contribuente o dal sostituto d’imposta oppure
  • la comunicazioni di irregolarità ossia l’avviso bonario è stato recapitato successivamente all’entrata in vigore della Legge di bilancio.

Aderendo alla definizione agevolata, il contribuente è tenuto a pagare: le imposte e dei contributi previdenziali contestati dal Fisco, gli interessi e le somme aggiuntive (maggiorazioni Inps sui crediti di natura previdenziale). Le sanzioni sono dovute nella misura del 3% anziché del 10%.

La definizione agevolata riguarda anche chi alla data del 1° gennaio stava pagando l’avviso con un piano di rateazione; in questo caso la definizione agevolata è ammessa al di là del periodo d’imposta oggetto di controllo; dunque l’avviso bonario con rate in corso al 1° gennaio può essere anche riferito a controlli per anni d’imposta diversi dal 2019, 2020 e 2021.

A ogni modo, sul residuo dovuto a titolo di imposta , si calcolano le sanzioni al 3% anziché al 10%. La differenza tra le due percentuali è lo sconto ottenuto grazie alla definizione agevolata. Inoltre la vecchia rateazione, con le sanzioni ricalcolate al 3%, può essere estesa fino a 20 rate trimestrali. Dunque, sono diversi i vantaggi per chi già paga.

Niente definizione agevolate per le rate attivate dopo il 1° gennaio 2023

Con la risposta n° 307, l’Agenzia delle entrate ha fornito ulteriori indicazioni rispetto alla definizione agevolata in parola.

In particolare, nella situazione analizzata l’Agenzia delle entrate è stata chiamata a dare un parere in merito ad un controllo automatizzato sul 770/2018, periodo d’imposta 2017, rispetto al quale l’Agenzia delle entrate aveva emesso un avviso bonario con successivo sgravio parziale avvenuto a gennaio 2023. Per pagare il totale dovuto, l’impresa aveva attivato un piano di rateazione alla data del 23 febbraio 2023.

Dunque, al 1° gennaio non c’era ancora alcun piano di rateazione in essere. Motivo per il quale il contribuente non può essere ammesso alla definizione agevolata degli “avvisi bonari con rateazione in corso”.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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