“I soli e le sole ormai sono tanti, con quell’aria un po’ da saggi, un po’ da adolescenti. A volte pieni di energia a volte tristi, fragili e depressi i soli c’han l’orgoglio di bastare a se stessi”, affermava Giorgio Gaber. Sono molte, in effetti, le volte in cui è importante riuscire a bastare a se stessi. Non sempre, d’altronde, è possibile appoggiarsi agli altri e sperare che qualcuno ci aiuti.
Anzi, in un mondo sempre più all’insegna della frenesia come quello attuale, accade molto spesso di sentirsi soli, anche quando si è in mezzo a tanta gente.
Come fare l’ISEE da soli
Il governo mette ogni anno a disposizione diversi bonus e agevolazioni a sostegno dei nuclei famigliari alle prese con delle difficoltà economiche. Tra questi, ad esempio, si annoverano il reddito e la pensione di cittadinanza, l’assegno unico universale per figli a carico e il bonus prima casa. Ma non solo, anche eventuali riduzioni sulle spese universitarie o sulle bollette delle utenze domestiche. Per accedere a tutte queste agevolazioni bisogna essere in possesso dell’Isee. In base al valore di quest’ultimo, infatti, si stabilisce chi può accedere a determinate prestazioni e il relativo importo.
A tal proposito è bene sapere che per ottenere l’indicatore della situazione economica equivalente si deve innanzitutto compilare la Dichiarazione sostitutiva unica, ovvero la Dsu. Si tratta di un documento che illustra i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali del nucleo familiare del soggetto richiedente. Per ottenere tale certificato è sufficiente rivolgersi ad un intermediario abilitato, come il Caf, oppure in autonomia sul sito dell’istituto di previdenza. A tal fine è sufficiente utilizzare le proprie credenziali Spid, Cie o Cns ed effettuare l’accesso all’area riservata del sito dell’Inps, con quest’ultimo che provvede a fornire apposito certificato a qualche giorno di distanza.
Entrando nei dettagli, per compilare la Dsu e ottenere l’Isee bisogna presentare diversi dati e documenti inerenti tutti i componenti della famiglia. Tra questi si annoverano la giacenza media e il saldo finale dei conti correnti al 31 dicembre del secondo anno solare precedente all’anno di richiesta dell’Isee. Ma non solo, le visure catastali degli immobili di proprietà oppure contratto di locazione se in affitto. Da non dimenticare poi la dichiarazione dei redditi e le targhe degli eventuali veicoli posseduti. Ma non solo, come ricordato sul sito dell’Inps, è possibile anche usufruire del servizio online ISEE precompilato che:
“consente l’acquisizione della DSU precompilata, documento che contiene dati autodichiarati dall’utente e dati precompilati forniti da Agenzia delle Entrate e INPS. Il messaggio 13 gennaio 2020, n. 96 fornisce le istruzioni sulle modalità di accesso e di precompilazione”.