BTp novembre 2033, partenza positiva sul MoT e rendimento in calo

Emesso da pochi giorni, il nuovo BTp a 10 anni con scadenza nel novembre 2033 è salito di prezzo e sceso di rendimento.
2 anni fa
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Nuovo BTp a 15 anni, emissione in corso
Nuovo BTp a 15 anni, emissione in corso © Licenza Creative Commons

E’ negoziabile sul Mercato obbligazionario Telematico (MoT) di Borsa Italiana da poche sedute e il debutto è stato positivo. Il nuovo BTp a 10 anni, scadenza 1 novembre 2033 e cedola 4,35% (ISIN: IT0005544082) è stato emesso con l’asta dei titoli di stato a medio-lungo termine del 27 aprile. Il Tesoro ha raccolto 5 miliardi di euro per l’occasione, a fronte di ordini per 6,61 miliardi. Il prezzo di aggiudicazione del bond è stato di 99,85 centesimi e il rendimento lordo esitato è stato così del 4,42%. Oggi, invece, la quotazione risulta salita a 101,42.

Un aumento dell’1,6%, che ha consentito la discesa del rendimento sotto il 4,25%.

Attesa per prossime mosse banche centrali

In un paio di sedute, i contratti siglati sono stati 255 per un controvalore di 13 milioni. Ciò implica un contratto del valore medio di 51.000 euro. Il BTp 2033 sarà certamente un titolo molto liquido sul mercato secondario. Si tratta, infatti, di una scadenza “benchmark”, vale a dire del prossimo riferimento per il tratto decennale della curva nella seconda metà di quest’anno.

Il calo del rendimento è dovuto al ritorno alla tendenza rialzista che si sta registrando da qualche settimana a questa parte sul mercato sovrano europeo. Malgrado l’inflazione nell’Area Euro sia risalita in aprile, la sensazione è che tra oggi e domani le due principali banche centrali del mondo – Federal Reserve e Banca Centrale Europea – si avviino alla fine della rispettiva stretta sui tassi d’interesse. A contribuire a tale previsione vi è il timore crescente che gli Stati Uniti entrino presto in recessione. Non aiuta di certo la crisi bancaria ancora in corso, come segnala il salvataggio di First Republic Bank di questi giorni.

BTp 2033 brilla con cedola alta

Se il prezzo del gas è sceso ai minimi da luglio 2021, in area 36 euro per Mega-wattora, il petrolio è a ridosso della soglia dei 70 dollari al barile. Il Brent è sceso oggi sotto 73 dollari.

Lo sgonfiamento dei prezzi dell’energia “raffredda” le aspettative d’inflazione. Pertanto, i rendimenti stanno lentamente scendendo. Non facciamoci illusioni. Resteranno elevati nei prossimi mesi, a meno che non arrivino brutte notizie sul fronte macro. Il BTp a 10 anni era a ridosso del 4,65% agli inizi di marzo, da allora perde mezzo punto percentuale.

Il BTp 2033 ha debuttato sul mercato con una cedola interessante. Siamo all’apice dei rendimenti e le ultime emissioni offrono tassi d’interesse mai così elevati da un decennio o più. Man mano che i rendimenti scenderanno in futuro, questi titoli diventeranno appetibili. Lo sono, a dire il vero, anche allo stato attuale per via dell’alta inflazione che mette in evidenza i bond con cedole più alte rispetto a quelli meno generosi, pur acquistati a quotazioni minori.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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