ISEE 2023 ancora gratis al CAF, arrivano nuovi soldi (decreto lavoro)

Arrivano nuovo fondo che il legislatore destina ai CAF per le attività legate all’assistenza nella presentazione della DSU a fini ISEE
2 anni fa
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L’ISEE 2023 fatto al CAF resta ancora gratis. Dal decreto lavoro approvato dal Consiglio dei Ministri, arrivano nuovi fondi.

“In considerazione dell’incremento dei volumi di dichiarazioni sostitutive uniche (DSU) ai fini del calcolo dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) connesso anche al riordino delle misure a sostegno dei figli a carico attraverso l’assegno unico e universale, nonché all’introduzione di nuove misure a sostegno delle famiglie, per l’anno 2023 si stanziano ulteriori 30 milioni di euro limitatamente alle attività legate all’assistenza nella presentazione della DSU a fini ISEE, affidate ai medesimi centri di assistenza fiscale”.

Questo quanto espressamente dice l’art. 32 del decreto.

Pertanto, ancora per tutto l’anno 2023 i CAF non potranno chiedere soldi ai contribuenti che si rivolgono a loro per l’elaborazione dell’ISEE.

Perché fare l’ISEE

Ricordiamo che l’ISEE serve per accedere a diverse prestazioni sociali ed assistenziali. Dall’assegno unnico figli a carico al reddito di cittadinanza (e alle nuove misure che lo sostituiranno). Dal bonus psicologo al bonus occhiali da vista.

È un valore che indiche lo stato economico del nucleo familiare. Misura quindi se una famiglia, agli occhi dello Stato, può ritenersi ricca o in difficoltà economica. Per avere l’ISEE è necessario presentare la DSU (Dichiarazione sostitutiva unica). Una dichiarazione in cui il contribuente dichiara i dati reddituali e patrimoniali di tutti i componenti del nucleo familiare.

Tali dati reddituali e patrimoniali devono riferirsi a due anni prima. Mentre il nucleo familiare da indicare è quello attuale. Quindi, ad esempio per avere l’ISEE 2023, nelle DSU occorre indicare il nucleo familiare come composto alla data di presentazione della DSU. Poi per ogni componente il nucleo familiare bisogna indicare i dati reddituali e patrimoniali risultanti al 31 dicembre 2021.

L’attestazione ISEE vale fino al 31 dicembre dell’anno in cui è presentata la DSU.

Quindi, per una DSU presentata nel 2023 (indipendentemente dal giorno e dal mese) scadrà comunque il 31 dicembre 2023. Ogni anno, dunque, bisogna rinnovarlo.

A chi rivolgersi

La DSU si può presentare al CAF, il quale, dunque, elaborerà l’ISEE e rilascerà la relativa attestazione. In ogni caso l’ISEE è di competenza INPS.

Quindi, anche rivolgendosi al CAF, questi poi una volta inseriti i dati della DSU ed inviata telematicamente la richiesta, dovrà attendere che l’INPS rilascia l’attestazione ISEE. La tempistica è al massimo di 10 giorni lavorativi.

Il servizio per il contribuente è del tutto gratuito grazie ai fondi che il legislatore stanzia di anno in anno. E così sarò ancora per l’intero anno 2023. Questo però non significa che i CAF lavorano gratis. Significa solo che per questa attività sono remunerati direttamente dallo Stato.

In alternativa il contribuente può anche sfruttare l’altra strada, ossia quella dell’ISEE precompilato. Tale possibilità è disponibile direttamente sul sito dell’INPS. Al servizio si accede autenticandosi con credenziali SPID, CIE (Carta identità elettronica) o CNS (Carta nazionale servizi).

Anche in questo caso il servizio è completamente gratuito.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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