Prendere una somma aggiuntiva sulla pensione è sempre una cosa positiva per i pensionati. Lo dimostra l’interesse generale per gli aumenti previsti per la perequazione, per esempio. Molti però trascurano alcuni passaggi fondamentali della normativa previdenziale italiana. Per esempio molti non sanno che a partire dai 64 anni di età si può rientrare in una ulteriore mensilità aggiuntiva oltre alla tredicesima. Ed è un vantaggio che molti non sanno come fare per riceverlo.
“Buonasera, sono Pamela, pensionata con assegno da 600 euro al mese ormai da due anni.
A 64 anni c’è chi prenderà da 336 a 655 euro in più di pensione a luglio, ecco perché
Con una prassi che si ripete ormai da anni, ogni mese di luglio sulle pensioni spetta una mensilità aggiuntiva come quella che si prende a dicembre, ovvero la tredicesima. Parliamo naturalmente della quattordicesima mensilità. A dire il vero rispetto alla tredicesima le differenze sono parecchie. Perché non tutti i pensionati potranno riceverla e perché è collegata a determinate condizioni reddituali, agli importi della pensione e pure al numero di anni di contributi con cui si è andati in pensione.
Per averne diritto occorre aver compiuto i 64 anni d’età. Ne hanno diritto i pensionati che hanno una pensione fino a 2 volte il trattamento minimo, che per il 2023 è pari a 567,94 euro. Il pensionato non deve superare la soglia di 1.135,88 euro. Per chi ha una pensione fino ad 1,5 volte lo stesso trattamento, ovvero un assegno fino a 851,91 euro, gli importi sono più alti.
Cosa è cambiato negli anni per la quattordicesima mensilità
A 64 anni c’è chi prenderà da 336 a 655 euro in più di pensione a luglio grazie proprio alla quattordicesima mensilità.
L’ultimo intervento normativo rilevante per la quattordicesima è stato nel 2017, quando la manovra finanziaria del Governo di allora, estese la platea dei beneficiari. Fino al 2016 infatti la quattordicesima era esclusivamente ad appannaggio di pensionati con un reddito fino a 1,5 volte il trattamento minimo INPS. Ma sempre quella Manovra di Bilancio aumentò anche l’importo della quattordicesima per i pensionati con redditi fino a 1,5 volte il trattamento minimo.
Importi della quattordicesima, ecco la guida dettagliata
Importi variabili per la quattordicesima quindi. Ma quali sono le cifre che i pensionati devono attendersi nella forbice che va da 336 a 655 euro in più? Coloro che rientrano nella prima area con redditi fino a 1,5 volte il trattamento minimo, se hanno fino a 15 anni di contributi versati, prenderanno di quattordicesima 437 euro. Per quanti hanno invece, sopra 15 anni di contributi e fino a 25 anni, la somma spettante è pari a 546 euro. E sale a 655 euro per chi ha più di 25 anni di contributi previdenziali versati. Saranno questi ultimi i pensionati che godranno della somma massima di quattordicesima spettante.
Infatti per chi ha redditi sopra 1,5 e fino a 2 volte il trattamento minimo, gli importi sono inferiori. Pensionati con contributi versati fino a 15 anni prenderanno 336 euro. Tra i 15 ed i 25 anni di contributi, quattordicesima pari a 420 euro e per chi supera i 25 anni di contribuzione, mensilità aggiuntiva da 504 euro.
Cosa fare per prendere la quattordicesima mensilità sulla pensione?
Il fattore importante è quello dei 64 anni di età. Chi li ha compiuti quest’anno, prenderà una quattordicesima rapportata ai mesi successivi al compleanno. In pratica le cifre prima citate vanno divise per 12 mesi e moltiplicate per i mesi dal compleanno a dicembre. Spettano per esempio 10/12 di 655 euro a chi ha completato 64 anni a marzo 2023 ed ha redditi fino ad 1,5 volte il trattamento minimo e più di 25 anni di contributi versati. Per chi compie 64 anni dopo giugno, i mesi di quattordicesima verranno liquidati con il rateo di dicembre insieme alla tredicesima.
Per ricevere questa mensilità in più nessun adempimento è a carico dei pensionati. Infatti non serve una domanda all’INPS come invece serve per le altre maggiorazioni sociali. Solo nel caso in cui l’INPS non eroghi la quattordicesima a un avente diritto, l’interessato dovrà presentare domanda opportuna all’Istituto, per il tramite dell’istanza di ricostituzione della pensione. Probabilmente la condizione reddituale del diretto interessato non è chiara all’INPS che di fatto non eroga la quattordicesima. Con la ricostituzione di pensione l’interessato può far valere le sue pretese.